sabato 16 marzo 2013

Sin city

Las Vegas, Sin city, città di totale perdizione. Perché i casino aprono alle 11 di mattina, perché mentre giochi ti portano da bere a gratis, perché ti vendono frozen cocktail come fossero succhi di frutta in accattivanti e giganteschi bicchieri inclusi nel prezzo, che puoi portare a casa come souvenir. Senza che neanche te ne accorgi ti trovi ad essere pompato, euforizzante e pronto a spendere l'inverosimile. Le luci ti abbagliano, la musica ti gasa, i profumi ti assuefanno. Ti vien da chiederti spesso "sogno o son desto?". Il senso di perdizione totale è una costante che ti accompagna e ti lascia solo sulla via del ritorno.
Tutto brilla e luccica a Las Vegas... Dentro ai casino non c'è luce naturale ed è un mix di luci colorate e fluorescenti, luci ad intermittenza, scritte al neon. Fuori dai casino ci sono i vestiti delle persone: saranno le luci della ribalta, saranno le mille luci degli alberghi/casino, ma la turista donna di Las Vegas, di ogni razza e ogni status sociale, sente il dovere di sfoggiare quante più paillette e lustrini ha nel guardaroba.
Sto ancora cercando di capire cosa mi ha lasciato Vegas... Abbaglio... Stordimento... Rapimento... Di sicuro la voglia di tornarci perché la sensazione di trovarsi in un mondo parallelo dove tutto può accadere e comunque sia "What happens in Vegas, stays in Vegas (quel che succede a Las Vegas, rimane a Las Vegas)", è una sensazione unica e irripetibile altrove. E di solito è quello che si cerca da una vacanza.

Vostra io-non-ho-giocato-alla-roulette-perché-tanto-avrei-perso-e-basta
Chiara

domenica 17 febbraio 2013

Ironia della sorte

Venerdì sera, cena in casa con alcuni amici per festeggiare in maniera ironica San Valentino. Viene anche Bojana che non vedo da prima di natale: "passo, ma sto poco perché ho un appuntamento al buio".
La serata inizia con Valentina che arriva in anticipo per aiutarmi e iniziamo i gossip per-post Valentine's day - abbastanza scarni a dir il vero visto che entrambe siamo single. Sulle 8 cominciano ad arrivare gli ospiti e i cuochi improvvisati ai fornelli cominciano ad aumentare. Risate a profusione e gag a non finire. Come dicevo eravamo tutti cuochi improvvisati.
Sulle 9 arriva Bojana e io non sto nella pelle di sapere del suo appuntamento, ma sono ancora troppo indaffarata ai fornelli e ci limitiamo ai saluti e poco altro. Passa un'oretta e Bojana mi dice: "si è fatta ora di andare al mio appuntamento". Mi prendo allora il tempo di dedicarle attenzioni e mi faccio raccontare del suo appuntamento. "È un ragazzo che mi ha contattato su OkCupid (per gli amici italiani è un sito di appuntamenti on line) - non è proprio il mio tipo, ma mi ha incuriosito: è un musicista, ha grandi tatuaggi sulle braccia, alto ed è francese" "aspetta un attimo... come si chiama?" "Laurent" "Oh my god!!!!! Ci sono uscita anch'io un mese fa!!!!!". Abbiamo poi controllato le foto sul sito ed era proprio lo stesso ragazzo. Ora, quante probabilità ci sono ci uscire casualmente con la stessa persona trovata su un sito con 1 milione di iscritti? No comment.

Vostra lo-sapevo-che-i-siti-per-incontri-non-facevano-per-me
Chiara

giovedì 10 gennaio 2013

Cena con libro

Accade a NY che una ragazza incontra un professore. E accade a NY che il professore presenta il suo ultimo libro alla scuola di cucina di Eataly. E accade a NY che la ragazza viene invitata dal professore all'evento.

Il menu della serata prevedeva:
Flan di cavolfiore
Risotto alla milanese
Arista alla fiorentina
Zabaione

Il tutto accompagnato da:
Franciacorta
Malvasia
Morellino di Scansano
Moscato d'Asti

Una serata all'insegna della buona cucina (con tanto di lezioni sulla preparazione dei piatti), del buon vino (con tanto di spiegazione del sommelier sulle origini e caratteristiche del vino) e delle belle letture (con tanto di autore che commentava, illustrava e firmava libri).
Grazie Massimo Montanari!

Vostra sarà-mica-che-ora-divento-una-giornalista-enogastrononica-?-chissà