martedì 22 settembre 2009

Dopo la tempesta

Hei... eccomi di nuovo qua... scusate la lunga assenza, ma sono stata assorbita da 11 giorni consecutivi di lavoro intenso e ora sto cercando di raccogliere i pezzi.
La conclusione del tour de force è stata la sfilata, di cui spero abbiate visto le foto su facebook... bella esperienza, davvero bella... e finalmente ho assaporato l'emozione del dietro le quinte... bello... Ora rimangono tante domande nella mia mente, qualche certezza in più, ma anche tanta confusione... e di nuovo le domande su chi sono, da dove vengo, ma soprattutto dove sto andando hanno ripreso a martellarmi il cervello... e in questa città che non si ferma mai e che di continuo di manda input e stimoli, se non riesci a fare ordine in quel che ricevi rischi di perderti... signori vorrei poter concludere il post con una frase tipica della fine dei film tipo "e vissero felici e contenti" o "the end", ma qui non c'è fine, non c'è traguardo, ci sono solo tante tappe... è un po' come il giro d'Italia, ogni giorno un percorso, ogni giorno un vincitore, ogni giorno emozioni diverse... solo che in questa gara c'è solo un concorrente che vive tutto, nel bene e nel male, nella gioia e nel dolore, in malattia e in povertà, ora e per sempre...

vi abbraccio, oggi più malinconicamente del solito
vostra Chiara

- colonna sonora consigliata: "Hoppipolla" Sigur Ros -

martedì 8 settembre 2009

Kristina

Scusate, ma devo spendere due parole su questa persona perché voglio che sappiate con chi mi tocca di lavorare.
Kristina è l'assistente diciannovenne-o-giù-di-lì di Frank, lo stilista per cui sto facendo lo stage. A parte il fatto che per principio scoccia assai prendere ordini da una diciannovenne quando si è all'alba dei 32 anni, vorrei che capiate perché il mio inizio è stato duro per me e perché ancora oggi alle volte mi debba sforzare assai per non esplodere in uno sproliloquio di improperi.
Domenica 13 ci sarà la sfilata e quindi ora siamo tutti "in a rush" per arrivare a organizzare e sistemare tutte le cose che ci sono da fare prima del grande evento. Ora, io sono abituata a lavorare sotto pressione e di corsa, quindi la cosa non è per me un problema, quello che fa uscire dai gangheri è la disorganizzazione che ahimè in questa ditta vige abbastanza sovrana.
Considerate che al momento la nostra situazione è questa: Frank, lo stilista, presenzia al mattino per circa una mezzoretta, e lo si vede riapparire solo alla sera, Hector è disperso in terra straniera per problemi di visto, Kristina che dovrebbe coordinare tutto il da farsi dallo studio, si divide tra lavoro e lezioni al college. Ovviamente il telefono è zona ardente perché sia Frank da ovunque si trovi, che Hector da terre lontane chiamano continuamente per dare ordini o verificare dati. Nel noi soggetto ci siamo io, Nam Young (coreana), Basak (turca), David (venezuelano) e Mattew (canadese), tutti stagisti o aiutanti di fortuna. Quindi lavoriamo tutto il giorno a stretto contatto con Kristina, l'unica che si vede in studio... beh, ci vuole davvero della pazienza perché Kristina fa numeri del tipo:
Io: "Kristina, abbiamo problemi con l'apertura della porta, il pulsante del tiro non funziona."
Kristina: "Perché funzioni lo devi premere!"
- hai proprio ragione fino ad ora lo guardavo intensamente sperando che si premesse da solo -
Oppure: oggi era in giro, chiama in studio, io rispondo e mi chiede di raggiungerla per portarle una cosa; io stavo traducendo una mail urgente in italiano per Hector, perciò le dico che Nam Young sarebbe andata al posto mio - Nam Young mi ha poi riferito che nel viaggio di ritorno allo studio si è lamentata del fatto che io non ero andata perché stavo mandando mail, come se non fossi voluta andare per potermi fare gli affari miei - no comment.
Ancora: oggi ha trattenuto me e Nam Young un'ora in più, perchè ci ha detto solo alle 6 che c'erano da sistemare i tavoli per le prove del trucco, quando per più di una volta io le chiesto cosa ci fosse da fare e lei "Hold on, hold on (aspetta, aspetta)" - ...servi della gleba a testa alta...

Signori, se un paradiso c'è, io mi sto assicurando un posto tra le prime file, perché qui di pazienza bisogna averne veramente a palate!

Dalla fossa dei leoni
Gladiatore Claurus II

Il primo giorno non si scorda mai

Nonostante sia riuscita a dormire davvero poco la notte prima, mi sentivo riposata e carica di energie, tanto che la mia falcata agile e scattante mi ha portato ad arrivare qualche minuto in anticipo - poco male, mi sono guardata le vetrine intorno. La mia mise lavorativa prevede che io indossi tailleur e camicia, e non sapendo come fosse la situazione spogliatoi, sono andata già pronta con solo le scarpe da cambiare e la giacca da indossare - quanto ci si sente in carriera ad indossare abiti formali! Da non credere!
Ad ogni modo... il primo giorno è stato un concentrato di nozioni, appunti presi, giri per il negozio con catalogo alla mano per vedere e riconoscere i prodotti che avevamo, fare prove di come usare i due computer (qui non ci si salva, è tutto computerizzato ed ogni azione deve essere registrata nel database) e interrogazione finale (dalle 6 alle 7 quando oramai ero stremata) su tutte le procedure da seguire per le eventuali richieste dei clienti... insomma mi sento sotto esame, con la comodità però di poter consultare appunti o chiedere chiarimenti in caso di dubbi, poi che dire... ok che ora so meglio l'inglese, ma qua si tratta di vendere merce e devo farmi un po' le ossa in materia di terminologia tecnica da usare... vabbe', pian piano ci vado dietro.

Rampante più che mai
vostra Chiara

sabato 5 settembre 2009

Assestamenti e nuovi inizi

E' con immenso piacere che vi annuncio due belle notizie:
1- il trasloco è avvenuto con successo e la camera, dal di dentro, sembra meno piccola di quel che non mi era sembrata visitandola - ovviamente nessuna delle opzioni che avevo scelto sulla carta verrà realizzata, quindi nessun loft-bed (soppalco), nessun fouton, ma son sicura verrà fuori ugualmente qualcosa di accogliente
2- mi hanno preso a lavorare part time da Armani Casa, e da oggi lavorerò da loro mercoledì, sabato e domenica, fino alla fine di ottobre (si tratta di una sostituzione per maternità) - quello che farò da loro sarà vendere mobili, i mobili di Armani appunto... la questione mi rende molto entusiasta per vari motivi, ad esempio il fatto che il negozio si trova a Soho, una delle zone a parer mio più belle di Manhattan, e che per raggiungerlo posso andare a piedi, ma anche che in questo modo riesco finalmente ad entrare nel sistema di lavoro americano e questa esperienza segnerà a vita (nel bene o nel male, lo scopriremo solo dopo) il mio curriculum.
Beh, finalmente sono portatrice di buone nuove e spero di continuare a darvene altre!

Sulla cresta dell'onda
vostra Chiara

ps ovviamente lo stage nella ditta di moda sta continuando e anzi il lavoro si sta intensificando causa organizzazione sfilata del 13 settembre :-)