mercoledì 23 dicembre 2009

In trepida attesa

Carissimi, il Natale è alle porte e io avrò come regalo la visita dei miei genitori! Non potrei chiedere di meglio! Arriveranno domani, il 24 e davvero non vedo l'ora... troppo mammona/papona? I don't care!
Anyway, spero tutti voi passiate delle belle feste e spero di avere presto buone nuove da raccontarvi.

AUGURONISSIMI!
nei panni di un elfo canterino
vostra benny

martedì 15 dicembre 2009

Anno che se ne va, nuove decisioni da prendere

E ci risiamo! Già... a fine gennaio mi scade il visto e io devo decidere cosa fare. E' sicuro che voglio rimanere ancora qua, ma è la modalità che è ancora in dubbio. Potrei estendere il visto che ho ora continuando lo stage che già faccio, ma continuerebbero a non pagarmi e la cosa mi scoccia assai... non ho mai trovato giusto l'essere sfruttati in cambio di un'esperienza... sì, per un po' può andare, ma mi sembra di aver già dato... 6 mesi a gratis mi sembrano più che sufficienti, che dite?
Comunque il problema è che molte altre alternative non ne ho trovate... a volte vorrei che la vita fosse facile.

Di nuovo nei pensieri
vostra Chiara

venerdì 4 dicembre 2009

Days like this

Questo episodio ha dell'incredibile, ma vorrei anche il vostro parere.
Poiché New York è una delle location più gettonate dei film americani, capita spesso che ti ritrovi per caso a prendere un caffè o a cenare nel locale in cui hanno girato scene di film che hai visto. E capita poi anche che tu di proposito voglia andare in un locale proprio perché ti ricordi la tal scena del tal film.
Uno dei miei film preferiti girati a New York è "C'è posta per te" con Meg Ryan e Tom Hanks ed è ancora dallo scorso inverno che medito di andare in pellegrinaggio nel caffè in cui i protagonisti dovevano incontrarsi per la prima volta, quella in cui lei si presenta con la rosa nel libro, lui la vede ma non si fa riconoscere come il suo corrispondente e lei alla fine lo insulta. Fatto sta che mercoledì, mentre ero a lavorare da Armani, poiché mi era tornato in mente che ancora non ci sono stata, ho passato tutta la mattina a ricordare quel film e le scene che più mi avevano colpito.
Beh, ma non mi entra Meg Ryan in persona nel negozio verso l'una?
UUUUUUUUUUUUUUUAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA! Vi giuro avevo la tremarella alle gambe! Ovviamente ero talmente emozionata che non ho avuto la prontezza di seguirla per aiutarla (come facciamo con tutti i clienti), James mi è passato davanti e ha cominciato ad aiutarla lui. UUUHH che nervoso!

Signori! Ho visto uno dei miei idoli in persona! Ma vi rendete conto! E voi vorreste che io tornassi? Ma non ci penso nemmeno! :P

Sempre a caccia di vips
vostra Claire Bennì

giovedì 26 novembre 2009

Thanksgiving day

Oggi America Thanksgiving day! Io ospite da amica americana mangiato il tacchino! Portato Pumpkin muffins fatti da me piaciuti molto. Essere cotta stracotta, ora letto.

Aug!

Durante il primo thanksgiving nativi e pellegrini mangiarono tutti insieme il tacchino... nel recitare le 2 parti io oggi ero una nativa :).

vostra
mente che guarda lontano

domenica 15 novembre 2009

Please, don't

So per certo che l'ultimo post ha suscitato scandalo e scalpore, ma vorrei tranquilizzarvi dicendovi che assolutamente non ho cominciato a fumare (per la cronaca il pacchetto comprato è stato offerto al mio collega fumatore e all'appello mancava quella sola ed unica sigaretta), che sono sempre la ragazza a cui piace preparare i biscotti per gli amici e che se anche ogni tanto esco dagli schemi (quali schemi poi?) non vuol dire che sono diventata un'altra persona, ok?

Un abbraccio

venerdì 6 novembre 2009

Chi l'avrebbe mai detto

Premettendo che se ora sto scrivendo è solo ed esclusivamente perché ho ancora la testa che gira (da sobria non vi avrei mai confessato queste nefandezze), vi voglio raccontare questa mia ultima esperienza sensoriale.
Stasera, dopo una cena at my place, un cinema e una bevuta a suon di musica rock dal vivo (le mie orecchie ringraziano), tornando a casa (da sola come sempre) mi è venuta una voglia irresistibile di sigaretta.
NB - IO NON FUMO, ma ogni tanto, quando il tasso alcolemico si alza, do qualche tiro alle sigarette delle mie amiche -
Cosa faccio casa non faccio, torno indietro o no a chiederne una al tipo che ho appena visto accendersene una... sono tornata indietro sì, ma mi sono fermata al deli all'angolo (qui non esistono Tabacchi, ma deli che ti vendono cibo, carta igienica, bibite e sigarette). Dopo ben 10 dollari e 60 centesimi (giuro, ho scelto quelle meno costose), mi sono ritrovata in strada a cercare di accendermi la sigaretta con i cerini gentilmente offerti dal deli-man.
Mancava solo un isolato ad arrivare, quindi mi sono finita la sigaretta con calma una volta arrivata davanti al portone, in piedi sotto la luce del lampione, gustandomi in tutto e per tutto quella tanto bramata sigaretta. Il fumo giù per l'esofago, poi di nuovo su, passando dalla bocca ma anche dalle narici che un po' bruciavano, trattenendo piccoli colpi di tosse, cercando di essere disinvolta (per chi poi non si sa... sarà stata la luce del lampione che mi avrà fatto pensare alle luci della ribalta), un senso di calma che invadeva il mio corpo. Le spalle erano verso la porta, spengo la sigaretta, mi giro di 180 gradi con le chiavi in mano per poter aprire e... oh my god! Girava tutto! Mi girava la testa più di prima! Se fino a quel momento l'alcol ingerito mi aveva solo resa più allegra, con la sigaretta la testa ha cominciato a girare tanto da dovermi reggere al corrimano mentre salivo le scale! Ma chi l'avrebbe mai detto che questo sarebbe stato l'effetto! Never again o almeno non una sigaretta intera!

Vostra quasi 22enne
Chiara

lunedì 2 novembre 2009

Feedback positivi

Non so come, non so perché, ma mi accade spesso che per strada o nei negozi le persone abbiano nei miei confronti un approccio molto propositivo.
Mi spiego meglio.
Capita spessissimo (almeno un giorno sì e uno no) che per strada le persone mi chiedano indicazioni stradali e mi capita pure, un po' meno spesso, che persone che incrocio, ma che non conosco, mi salutino.
Ad esempio, all'angolo della mia strada, c'è un pub davanti al quale passo davanti praticamente tutti i giorni; passa un giorno, passa due, dopo il primo saluto ora con il signore addetto alle pulizie (forse è anche il proprietario, non lo so, io lo vedo pulire vetri e pavimento) ci salutiamo come fossimo vecchi amici "'mornig! How are you? - Good! And how are you? - Good! Have a nice day! - You too!".
Oggi poi è stata clamorosa! Ho fatto addirittura una doppietta.
Ero da Key Food, per la spesa settimanale, passo a fianco di una vecchina e mi fermo accanto a lei per evitare di sbattere contro chi era in fila alla cassa; le faccio un sorriso di circostanza, lei ricambia il sorriso e mi dice: "Posso farti una domanda? Una domanda davvero stupida?" - "Certo!" - "Ma in che quartiere ci troviamo? Perché pensavo di abitare nel Lower East Side, invece mi hanno detto oggi che questo è l'East Village!". Uno scambio di battute e ci siamo trovate a ridere insieme.
A pomeriggio in fila alla cassa da Lot Less, uno store con articoli di marca a prezzi stracciatissimi di vario genere (dalla pentola per cuocere i cibi al vapore, alla crema da giorno - io ci ho trovato delle giacche a $9,99) mi sono trovata a dare consigli sulle meche a una signora in fila dietro di me - era così contenta di aver trovato la stessa tinta per capelli che da CVS aveva pagato ben $12,99 a soli $3,99 che mi ha reso partecipe e già che c'era mi ha chiesto delle mie meche.
E ve ne potrei raccontare ancora!

Insomma, un vero e proprio animale socializzante ;-).

giovedì 22 ottobre 2009

Dimenticavo...

...mi hanno rubato il portafogli! Non so come, ma so che hanno anche usato la mia carta di credito italiana - NO PANIC - sono riuscita a bloccarla subito perciò quello che hanno speso, non l'ho speso io. Ora rimane solo la parte brigosa dei documenti... vabbeh! Farò anche questa.

Di nuovo abbracci
Alle volte tonta
vostra Chiara

Ode a voi

Rieccomi... un po' troppo assente ultimamente da questi schermi... vedrò di essere più puntuale con gli aggiornamenti e i racconti.
Ora lavoro 4 giorni da Armani - eh sì, si può dire che stia facendo carriera... e mi toccherà comprare il secondo tailleur della mia vita! che peccato! - e due giorni allo stage - sempre quello, non l'ho cambiato anche se mi era balenata l'idea e a dirla tutta, ora che le acque sono più tranquille, si respira aria più leggera ed è quasi piacevole andare al lavoro... parole grosse queste, ma mi concedo il lusso!
A uomini - giusto perché tutte le mie amichette me lo chiedono spesso - siamo sempre messi uguale... ovvero nebbia in val Padana... però per strada ne incrocio sempre un sacco che mi ispirano una chiacchierata davanti ad una bevuta... se la carestia continua mi vedrò costretta a fargli lo sgambetto... oh, I'm so sorry! I don't know how could it happen! Ovviamente scherzo, non lo farei mai!

Comunque questo post era dedicato a voi... Ieri sono andate via due amiche dell'università in visita per una settimana (Sara e Clo che saluto) e averle qui mi ha fatto capire quanto mi manchiate tutti voi... per spirito di sopravvivenza penso che in automatico il cervello si imponga di non pensare troppo a quello che ha lasciato... come dire, bisogna guardare avanti... ma vi assicuro che in certi momenti avrei voglia di avervi tutti qui, non per fare chissà che, giusto per condividere momenti, attimi, sensazioni...

Un megagigantesco abbraccio
Chiara, forever green

- colonna sonora consigliata: Black Eyed Peas "I Gotta Feeling" -

martedì 22 settembre 2009

Dopo la tempesta

Hei... eccomi di nuovo qua... scusate la lunga assenza, ma sono stata assorbita da 11 giorni consecutivi di lavoro intenso e ora sto cercando di raccogliere i pezzi.
La conclusione del tour de force è stata la sfilata, di cui spero abbiate visto le foto su facebook... bella esperienza, davvero bella... e finalmente ho assaporato l'emozione del dietro le quinte... bello... Ora rimangono tante domande nella mia mente, qualche certezza in più, ma anche tanta confusione... e di nuovo le domande su chi sono, da dove vengo, ma soprattutto dove sto andando hanno ripreso a martellarmi il cervello... e in questa città che non si ferma mai e che di continuo di manda input e stimoli, se non riesci a fare ordine in quel che ricevi rischi di perderti... signori vorrei poter concludere il post con una frase tipica della fine dei film tipo "e vissero felici e contenti" o "the end", ma qui non c'è fine, non c'è traguardo, ci sono solo tante tappe... è un po' come il giro d'Italia, ogni giorno un percorso, ogni giorno un vincitore, ogni giorno emozioni diverse... solo che in questa gara c'è solo un concorrente che vive tutto, nel bene e nel male, nella gioia e nel dolore, in malattia e in povertà, ora e per sempre...

vi abbraccio, oggi più malinconicamente del solito
vostra Chiara

- colonna sonora consigliata: "Hoppipolla" Sigur Ros -

martedì 8 settembre 2009

Kristina

Scusate, ma devo spendere due parole su questa persona perché voglio che sappiate con chi mi tocca di lavorare.
Kristina è l'assistente diciannovenne-o-giù-di-lì di Frank, lo stilista per cui sto facendo lo stage. A parte il fatto che per principio scoccia assai prendere ordini da una diciannovenne quando si è all'alba dei 32 anni, vorrei che capiate perché il mio inizio è stato duro per me e perché ancora oggi alle volte mi debba sforzare assai per non esplodere in uno sproliloquio di improperi.
Domenica 13 ci sarà la sfilata e quindi ora siamo tutti "in a rush" per arrivare a organizzare e sistemare tutte le cose che ci sono da fare prima del grande evento. Ora, io sono abituata a lavorare sotto pressione e di corsa, quindi la cosa non è per me un problema, quello che fa uscire dai gangheri è la disorganizzazione che ahimè in questa ditta vige abbastanza sovrana.
Considerate che al momento la nostra situazione è questa: Frank, lo stilista, presenzia al mattino per circa una mezzoretta, e lo si vede riapparire solo alla sera, Hector è disperso in terra straniera per problemi di visto, Kristina che dovrebbe coordinare tutto il da farsi dallo studio, si divide tra lavoro e lezioni al college. Ovviamente il telefono è zona ardente perché sia Frank da ovunque si trovi, che Hector da terre lontane chiamano continuamente per dare ordini o verificare dati. Nel noi soggetto ci siamo io, Nam Young (coreana), Basak (turca), David (venezuelano) e Mattew (canadese), tutti stagisti o aiutanti di fortuna. Quindi lavoriamo tutto il giorno a stretto contatto con Kristina, l'unica che si vede in studio... beh, ci vuole davvero della pazienza perché Kristina fa numeri del tipo:
Io: "Kristina, abbiamo problemi con l'apertura della porta, il pulsante del tiro non funziona."
Kristina: "Perché funzioni lo devi premere!"
- hai proprio ragione fino ad ora lo guardavo intensamente sperando che si premesse da solo -
Oppure: oggi era in giro, chiama in studio, io rispondo e mi chiede di raggiungerla per portarle una cosa; io stavo traducendo una mail urgente in italiano per Hector, perciò le dico che Nam Young sarebbe andata al posto mio - Nam Young mi ha poi riferito che nel viaggio di ritorno allo studio si è lamentata del fatto che io non ero andata perché stavo mandando mail, come se non fossi voluta andare per potermi fare gli affari miei - no comment.
Ancora: oggi ha trattenuto me e Nam Young un'ora in più, perchè ci ha detto solo alle 6 che c'erano da sistemare i tavoli per le prove del trucco, quando per più di una volta io le chiesto cosa ci fosse da fare e lei "Hold on, hold on (aspetta, aspetta)" - ...servi della gleba a testa alta...

Signori, se un paradiso c'è, io mi sto assicurando un posto tra le prime file, perché qui di pazienza bisogna averne veramente a palate!

Dalla fossa dei leoni
Gladiatore Claurus II

Il primo giorno non si scorda mai

Nonostante sia riuscita a dormire davvero poco la notte prima, mi sentivo riposata e carica di energie, tanto che la mia falcata agile e scattante mi ha portato ad arrivare qualche minuto in anticipo - poco male, mi sono guardata le vetrine intorno. La mia mise lavorativa prevede che io indossi tailleur e camicia, e non sapendo come fosse la situazione spogliatoi, sono andata già pronta con solo le scarpe da cambiare e la giacca da indossare - quanto ci si sente in carriera ad indossare abiti formali! Da non credere!
Ad ogni modo... il primo giorno è stato un concentrato di nozioni, appunti presi, giri per il negozio con catalogo alla mano per vedere e riconoscere i prodotti che avevamo, fare prove di come usare i due computer (qui non ci si salva, è tutto computerizzato ed ogni azione deve essere registrata nel database) e interrogazione finale (dalle 6 alle 7 quando oramai ero stremata) su tutte le procedure da seguire per le eventuali richieste dei clienti... insomma mi sento sotto esame, con la comodità però di poter consultare appunti o chiedere chiarimenti in caso di dubbi, poi che dire... ok che ora so meglio l'inglese, ma qua si tratta di vendere merce e devo farmi un po' le ossa in materia di terminologia tecnica da usare... vabbe', pian piano ci vado dietro.

Rampante più che mai
vostra Chiara

sabato 5 settembre 2009

Assestamenti e nuovi inizi

E' con immenso piacere che vi annuncio due belle notizie:
1- il trasloco è avvenuto con successo e la camera, dal di dentro, sembra meno piccola di quel che non mi era sembrata visitandola - ovviamente nessuna delle opzioni che avevo scelto sulla carta verrà realizzata, quindi nessun loft-bed (soppalco), nessun fouton, ma son sicura verrà fuori ugualmente qualcosa di accogliente
2- mi hanno preso a lavorare part time da Armani Casa, e da oggi lavorerò da loro mercoledì, sabato e domenica, fino alla fine di ottobre (si tratta di una sostituzione per maternità) - quello che farò da loro sarà vendere mobili, i mobili di Armani appunto... la questione mi rende molto entusiasta per vari motivi, ad esempio il fatto che il negozio si trova a Soho, una delle zone a parer mio più belle di Manhattan, e che per raggiungerlo posso andare a piedi, ma anche che in questo modo riesco finalmente ad entrare nel sistema di lavoro americano e questa esperienza segnerà a vita (nel bene o nel male, lo scopriremo solo dopo) il mio curriculum.
Beh, finalmente sono portatrice di buone nuove e spero di continuare a darvene altre!

Sulla cresta dell'onda
vostra Chiara

ps ovviamente lo stage nella ditta di moda sta continuando e anzi il lavoro si sta intensificando causa organizzazione sfilata del 13 settembre :-)

giovedì 27 agosto 2009

Velocemente scorre

Come sapete ora lavoro full time e come immaginerete il tempo sembra scorrere più velocemente, scandito non più dai giorni, ma bensì dalle settimane.
E' passato poco più di un mese, ma a me sembra di essere arrivata ieri e di settimana in settimana è già ora di concludere la prima fase di questa seconda nuova avventura: questo week end traslocherò in quella che sarà la mia dimora da qui a fine febbraio. Non è una reggia, anzi proprio non ci assomiglia neanche vagamente, ma è il massimo che riuscivo a permettermi per una cifra ragionevole a Manhattan. Si tratta di una stanza in un appartamento che dividerò con Alexia, ragazza jamaicana che fa la fotografa; la camera di Alexia è stata ricavata tirando su un muro nella living room e da sul lato strada, la mia è invece quella ufficiale, e si affaccia sul retro con diretto accesso alla scala antincendio. Non so con che criterio sia stato progettato questo appartamento, ma la mia camera (in teoria l'unica) ha le dimensioni di una stanza singola, per un letto ad una sola piazza e quindi ora mi sto scervellando a pensare a come sistemarla per farci stare più cose possibili senza però riempirla troppo... insomma un bel rompicapo che ovviamente non si risolverà prima che io ci entri, ma successivamente nel mentre ce ci abiterò. La mia camera dovrà essere contemporaneamente dormitorio, laboratorio, luogo accogliente per intrattenere gli ospiti (la living room praticamente non c'è più)... dite che riuscirò nell'impresa?
Vi confesso anche un'altra cosa: la cucina è un tutt'uno con l'ingresso e il rimanente del living room ed è composta solo dalla stufa, il lavabo, 2 pensili, qualche mensola, il frigo e un piccolo tavolo... vi giuro che il mio spirito di adattamento si sta sviluppando all'ennesima potenza... io che amo cucinare e soprattutto invitare amici a cena/pranzo, io che più mi viene concesso spazio più me ne servirebbe altro perché a spandermi sono peggio di blog, io che accumulo roba e non so nemmeno come faccio... che altro dire amici... ho voluto la bicicletta e mo devo pedalare.

Come chiusa in una scatola
vostra Chiara

domenica 16 agosto 2009

Il gioco si fa duro

La farò breve, ma non posso fare a meno di dirvi quel che mi sta accadendo.
So che sono passate solo 3 settimane da quando ho iniziato lo stage, ma non mi trovo benissimo... sono ancora nella fase di rodaggio, questo è certo, ma pensavo che sarebbe stato il lungo periodo a darmi dei problemi, non l'inizio... vabbeh, sospirate insieme a me e questo basterà per farmi sentire meglio per ora...

A denti stretti
vostra Chiara

domenica 9 agosto 2009

Nuove esperienze sensoriali

In questo week end finalmente mi sono trovata il tempo di usufruire di un free pass settimanale per la palestra dietro casa. La palestra in questione è la Equinox, palestra numero uno a NY (e forse in tutta America - ce ne sono sparse in molte delle maggiori città americane) che conta una cosa come 17 sedi solo a Manhattan. La retta mensile è di 142 dollari se usufruisci di una sola sede, 173 se vuoi frequentare tutte le sedi su territorio americano... sì, sono daccordo con voi, suona da morto, ma vi assicuro che è una figata... dentro ci trovate: la kids room, dove lasciare i vostri figlioli mentre vi allenate, la steam room, dove liberarvi dalle tossine in eccesso, gli spogliatoi sono dotati di asciugamani, shampoo, balsamo, bagno schiuma, phon, gel, crema per il corpo, deodorante, assorbenti, cotton fiock, struccante, rasoi e crema depilatoria (e forse mi è sfuggito pure qualcosa), per la postazione tapis roulant e ciclettes c'è un gruppo di maxischermo ognuno sintonizzato su un canale diverso e le due lezioni che ho fatto erano a dir poco esaltanti... per non parlare poi del ragazzo dagli occhi blu alla reception e senza contare il mitico George, addetto agli abbonamenti, che si è dimostrato sinceramente contento del fatto che avessi ottenuto una visto fino a febbraio... come dire, ti fanno venir voglia di iscriverti!

Sinceramente contenta di moderni questa grande mela
vostra Chiara

Ufficialmente Nanny

Purtroppo per voi, amici lettori, il tempo libero per scrive il blog scarseggia, ma ciò è bene per me, perchè significa che sono molto impegnata... e infatti ho trovato da fare la baby sitter part time ad una bimba di 2 anni, perciò ora avrò tutti i giorni della settimana impegnati e ben densi di impegni (2 gg e mezzo nello stage e 2 gg e mezzo da Isabella - corri di qua, corri di là). Devo essere del tutto sincera con voi: anche se umanamente molto grafificante, fare la nanny non mi farà diventare ricca, ma come voi mi insegnate si procede per piccoli passi, quindi per ora mi accontento (anche perchè sarà solo per 3 settimane), e nel frattempo continuo a mandare curriculum de qua e de là... vedremo!

Je vous embrasse
Claire Bennì

domenica 2 agosto 2009

Where am I?

Fin'ora ho divagato con frivolezze, ma ancora non vi ho raccontato come mi sono sistemata.
Al momento alloggio in subaffitto a casa di una ragazza italiana che avevo conosciuto quest'inverno; a giorni parte per le vacanze e così prendo il suo posto fino a fine agosto quando rientrerà. La casa è veramente piccola, circa 30 metri quadri più il bagno e ora ci viviamo in tre... a breve resteremo in due. Almeno spendo poco e sono in buona compagnia.
Per il lavoro ho già cominciato lo stage di cui vi ho scritto nei post precedenti, ma mi sto anche cercando un secondo e volendo anche un terzo lavoro che mi diano da guadagnare, perché altrimenti qui si tira davvero a campare e mi ritroverò ad andare in giro a fare l'elemosina pure io... tanto se cominci a chiedere 10 dollari alla volta fai presto a fare giornata!
Aggiungo anche che NY mi ha colto molto impreparata... eh sì! Qui la vita è davvero molto frenetica e se anche lo sapevo, non mi ero fisicamente preparata a questi ritmi e ora, non avendo più vent'anni, accuso un po' di fatica... ma si tratta di puro allenamento, perciò gambe in spalle e via andare... prima o poi mi rifarò il fiato!

Av salut burdeli!
vostra Kiara

Il costo della vita

Giusto per farvi capire quanto per certi versi possa essere più cara la vita qui a New York vi racconto cosa mi è successo oggi.
Sono entrata nella cabina bancomat di una banca per fare un prelievo(anche in questo gli americani fanno le cose in grande quindi non esiste uno sportello singolo per il bancomat, ma trovi gruppi di due o più sportelli dentro a delle vere e proprie stanze a fianco dell'ingresso alla banca) e dentro, oltre ad altre persone come me che dovevano prelevare, c'era anche una signora che chiedeva l'elemosina. Affiancandomi mi ha chiesto: "Scusa non è che hai 10 dollari per me?". 10 dollari? Ma stiamo scherzando? Solo perché sono una persona estremamente educata mi sono limitata ad ignorarla e ad andarmene. A me par di sognare... 10 dollari! Come se a me i soldi li regalassero!
- NO WORDS -

mercoledì 29 luglio 2009

Lesson n° 2

La seconda è quasi più semplice della prima, ma comporta implicazioni forse più brigose: in materia di indicazioni stradali mai fidarsi di chi ti sta portando da qualche parte. Di nuovo è necessaria una spiegazione.
Io di solito, per mio grande difetto di avere una smisurata fiducia verso il prossimo, tendo a non indagare troppo sulla meta di uscita dove qualcuno mi sta portando ovvero se mi dicono che mi portano in un posto piuttosto che in un altro, do per scontato che chi mi sta guidando sappia dove si debba andare. Sbagliato. Spesso le guide si spacciano per guide e invece ne sanno meno di te. Cosa può esserci di brigoso in tutto ciò? Se ad esempio ti trovi ad essere dal lato sbagliato di un parco come Prospect Park a Brooklyn (lascio a voi scoprire le dimensioni :)) dove ti stanno portando per vedere un concerto, tocca che una volta uscite dalla metro (30 min di tragitto), per raggiungere il lato giusto si debba prendere un autobus, camminare per 1 km (ovviamente attraversare il parco sarebbe stato più corto, ma come voi mi insegnate è meglio evitare i parchi di notte) e nel frattempo ci siamo pure perse buona parte del concerto. Intelligente, no?
Giuro che la prossima volta se non mi danno delucidazioni in merito a tutta l'organizzazione della trasferta non mi muovo.

Pronta per la lesson n° 3
vostra
Chiara

domenica 26 luglio 2009

Meglio prendere appunti

Sono a NY da 2 soli giorni e già questa città mi ha ripetuto due lezione che d'ora in poi non posso davvero scordare.
La prima, che vi potrà sembrar banale, è che bisogna sempre uscire di casa con l'ombrello nella borsa. Vi spiego meglio perché.
Considerate che qui a NY si esce a piedi e con la metro o con gli autobus si cerca di arrivare il più vicino possibile alla vostra meta. La dinamica del tragitto è perciò questa: percorro qualche isolato fino alla subway station, percorro qualche altro isolato per raggiungere il posto una volta riemersa da sottoterra, già che sono in zona vado fino a 2/3 isolati di qua piuttosto che di là per andare a vedere quel posto di cui mi hanno tanto parlato. Considerate poi che alle volte rimani in zona abitazione e che sia per curiosità che per voglia di fare un po' di moto preferisci andare a piedi invece che prendere la subway. Va da sé che in entrambi i casi si fa presto a fare chilometri e se succede che quando esci da un negozio ha iniziato a piovere e tu non hai un ombrello nella borsa hai due sole possibilità: continui imperterrito nel tuo cammino (che magari ha subito una variazione e ora ti porta verso casa) sperando che spiova in fretta e che te la cavi con solo poche gocce sui vestiti, oppure trovi rifugio sotto i tendoni dei negozi piuttosto che negli ingressi delle case.
Oppure decidi di seguire il piano C... continui a camminare fino alla più vicina fermata della metro (e già fin qui hai le gocce di pioggia che dai capelli scendono a solcarti la faccia), prendi la metro fino alla fermata successiva (e già ti hanno guardato male in 2 o 3 chiedendosi quale nuova moda volessi iniziare non asciugandomi dopo essermi fatta la doccia) , prima di riemergere a cielo aperto aspetti che diminuisca l'intensità di caduta acqua (per fortuna questa volta non sei sola), fai un piccolo tragitto fino al negozio all'angolo dove devi prendere le noci per la cena (golosa si, non di tutto però), riesci convinta che "tanto ora smette", cerchi rifugio nel primo androne di condominio che trovi perché proprio "fino a casa con tutta quest'acqua chi ci arriva?", aspetti che spiova (circa 10 minuti più tardi), e con i raggi di sole che ti asciugano le gocce sul viso fischiettando torni a casa.
Che dite, meglio metterlo l'ombrello nella borsa?

Bagnata quasi fino alle mutande
vostra
Claire Bennì

ps la seconda lezione nel prossimo post, altrimenti vi annoio troppo :)

sabato 25 luglio 2009

3, 2, 1, via!

Ok gente, si parte!
Sono atterrata ieri qui nella grande mela e ora la grande avventura inizierà!
Questo week end lo passerò a sistemarmi nella mia nuova location nell'Upper West Side, sulla 93esima e lunedì, proprio lunedì, comincerò il mio lavoro ufficiale (sì, quello part time e non retribuito :( ). Se sono pronta? Direi di sì anche se mi sembra di essermi dimenticata tutto l'inglese che avevo migliorato... vabbè dai, si tratterà di rifarci un attimo l'orecchio e di resettare il mio cervello sulla lingua inglese - ieri sera per strada stavo andando a sbattere contro una signora e le ho detto "Scusi"... del resto appena rientrata in Italia non facevo altro che dire "Sorry, sorry". Direi che è un male da poco.

Di nuovo dall'altra parte del mondo a raccontarvi storie
vostra

Chiara

martedì 21 luglio 2009

Ce la faranno i nostri eroi?

Signori e signore sono lieta di annunciarvi che finalmente, dopo quasi 3 mesi, sono riuscita ad avere il visto J1 di 6 mesi + 30 giorni e che quindi il 24 luglio ritorno a New York! Ci rimarrò fino al 26 di febbraio, per ora, e poi vedremo che succederà - giusto per i diritti di cronaca il mio visto é estendibile fino a 18 mesi dalla data di emissione, quindi se troverò una situazione analoga a quella che avrò nei prossimi mesi (stage) posso richiedere l'estensione... ma é presto per fare programmi cosi a lungo termine.
Ovviamente questo blog sarà nuovamente il tramite tra me e voi e quindi diamo il via alle danze e cominciamo con i racconti!

Yeah!

lunedì 15 giugno 2009

Dopo tanto

Carissimi
prima di tutto devo scusarmi con voi per questo lungo silenzio, poi devo raccontarvi cosa mi sta succedendo.
Come ricorderete da uno degli ultimi post, poco prima del mio rientro ho trovato uno stage di 6 mesi da fare e questo mi permette anche di ottenere un visto lavorativo, perciò il mio piano al rientro da NY era quello di ottenere il visto per poi ripartire subito alla volta della grande mela. Credeteci o no sto ancora aspettando il visto: prima mancavano dei documenti da parte del mio futuro capo, ora invece pare che l'Aspire World, associazione americana che controlla le richieste di stage, debba fare un sopralluogo presso la ditta in cui faró lo stage (c'é una legge governativa che impone questa prassi per ditte piccole quale é quella in cui lavorerò)... insomma all'oggi ancora non so quando riuscirò a ripartire! E la cosa ha ripercussioni non piacevoli sul mio stress che sta raggiungendo livelli mai raggiunti prima e il mio corpo si sta ribellando con chiazze rosse urticanti da paura. In altre parole mi sento un vero e proprio catorcio... un uccellino in gabbia che vorrebbe volare via per poter spiegare le ali, ma non può perché non le hanno ancora aperto il cancellino... é davvero frustrante!

Con le ali tarpate
vostra
miss Benni

giovedì 7 maggio 2009

Chiedo scusa...

...se ultimamente i miei post sono stati meno frequenti, ma sono stata per fortuna molto impegnata con lo stage e quant'altro, ma siete sempre nei miei pensieri. Non esagero quando dico che mi avete aiutato in questa avventura; sapere di avere un gruppo di tifosi carica tantissimo! Grazie di cuore per esserci stati!

A prestissimo
Chiara

Cosi ci siamo

Finalmente posso dire di aver visto una celebrita'!
Ero in giro per gallerie d'arte a Chelsea insieme a Kimberly, una delle ragazza che come me sta facendo lo stage, stavamo spulciamdo la lista per capire in che direzione dirigerci, quando un taxi si ferma e scende una ragazza bionda con la coda seguita da una mora. Io la guardo distrattamente e penso "eppure mi ricorda qualcuno". Nel frattempo Kimberly stava dicendo qualcosa a proposito di gallerie chiuse il lunedi', ma il mio cervello era concentrato sulla figura di quella ragazza. Dopo qualche secondo fisso Kimberly e le chiedo: "non ti sembra Kate Winslet quella ragazza?". Ebbene si' era proprio lei, Kimberly ha confermato la sua identita' dopo che l'ha sentita parlare con la ragazza mora mentre si salutavano. Era ora che incontrassi qualcuno famosissimo!

Sempre alla ricerca di volti noti
vostra Chiara

martedì 5 maggio 2009

Prendete nota

Oramai pochissimi giorni ci separano e non sapete che gioia sará rivedervi e riabbracciarvi (ho giá lacrime di commozzione ai blocchi di partenza). Arriveró in Italia domenica 10 maggio intorno alle 18 a Bologna e sto organizzando un aperitivo al caffé della Rocca per il primo saluto di arrivo. Quindi prendete nota e fatevi trovare lí (accetto solo certificati medici come giustificazione di assenza), ok?

Scherzi a parte, se riuscite a venire anche solo per un saluto veloce mi fate felicissima, ovviamente esento gli amici d'oltre Appennino e quelli oltre confine romagnolo, ma NO PANIC avremo modo di organizzare per vederci, prometto!

A prestissimo!
vostra Chiara

NB questo non é l'ulitmo post, tempesteró ancora le vostre caselle di posta elettronica :P

domenica 3 maggio 2009

Suonate campane, suonate!

E' giusto che vi renda partecipi delle ultime novità': ho trovato un' azienda in cui fare uno stage di 4 mesi e questo mi dovrebbe permettere di tornare qui a New York con un visto di lavoro. Sto aspettando risposte per il visto (come avrete capito e' un po' problematico ottenere tutti gli incartamenti), ma spero presto di darvi buone notizie.
Il piano perciò' e' questo: torno in Italia come da programma, aspetto il visto (hanno parlato di un mese) e poi torno qui a NY.

Finalmente buone nuove!
vostra Chiara

In caduta sono mancina

Era quasi del tutto ovvio, conoscendomi, che durante questi tre mesi avrei avuto qualche piccolo incidente di percorso e cosi' e' stato. Ma non tutto il male viene per nuocere e infatti ho scoperto che quando cado sono mancina; cosi' quando solo volata per terra dopo aver inciampato nel filo del caricatore dell'apple di Penny, sono atterrata sul ginocchio sinistro e quando in piscina sono finita sul fondo della vasca per la troppa spinta datami nel buttarmi ho battuto nuovamente il ginocchio sinistro. Il poverino perciò' non ha fatto in tempo a liberarsi del mega livido che si era formato che si e' trovato con un'abrasione non poco fastidiosa. Vedrò' di calibrarmi meglio nella prossima caduta cercando di cadere sul lato destro... giusto per par condicio.

Giusto per la cronaca Penny e Christina, che hanno assistito alla mia caduta, raccontano di non avermi nemmeno visto toccare terra... cosi' in un attimo, direttamente dallo sgabello al pavimento... Puccini non ripete.

Roccambolescamente
vostra Chiara

martedì 28 aprile 2009

Piedi ko

Oggi mi sono fatta un regalo!
Poiché qui l'estate continua a imperversare ed io sono ancora sprovvista di sandali (non ho avuto tempo di comprarli, incredibile, vero?) ho i piedi che se potessi me li cambierei: doloranti per le vesciche, gonfi dal caldo, col tallone ruvido e rovinato causa il costante ed incessante camminare in scarpe chiuse (ho provato con il fai da te, ma non faccio in tempo a lisciarlo che torna ruvido).
Quindi oggi mi sono concessa una pedicure (mai fatta prima in vita mia). Ed é andata cosi.
Ero in zona Chelsea, tra la 6 e la 7 Avenue di ritorno dalla 23esima in direzione 34esima (ovvero verso nord); avevo visto una Nail spa che reclamizzava uno sconto del 10 %, perciò mi sono fermata a chiedere quanto volessero: 25 $ già scontato. Bene, grazie, prendo un biglietto da visita. E sono uscita - in fondo alla mia strada per 20 $ ti fanno sia pedicure che manicure, mi sembrava stupido sprecare cosi i soldi, potevo aspettare di arrivare a casa. Continuo perciò a camminare verso nord, passo dalla 6 alla 7 avenue, e procedo scacciando la libido che il pensiero di una imminente pedicure aveva suscitato in me. All'incrocio con la 28esima l'ennesimo uomo sandwich che distribuisce volantini. Un po' per solidarietà verso questa categoria di lavoratori che nessuno si fila mai, un po' per curiosità, non rifiuto mai volantini, li leggo e li archivio, nella borsa se sono interessanti, nel cestino in caso contrario. Leggo perciò distrattamente il volantino e mi accorgo che riguardava proprio un centro unghie e che ti offrivano per 22 $ sia mani che piedi. Ci penso mezzo secondo e mi convinco che in fondo solo 2 dollari in più poteva valere la pena di spenderli. Torno perciò indietro e chiedo all'omino sandwich orientale dove fosse il negozio. L'omino sandwich orientale, che evidentemente, nonostante l'etá avanzata era appena sbarcato in questa terra, mi spiega a gesti in che direzione andare. Io ringrazio e mi metto ad aspettare il verde dandogli le spalle. Due secondi dopo l'omino sandwich orientale mi affianca e sempre a gesti (gli stessi di prima) mi spiega nuovamente dove andare. Io ringrazio ancora e mi rimetto ad aspettare il verde sempre lasciandomelo alle spalle. Altri due secondi e l'omino sandwich orientale mi affianca da sinistra e mi spiega dove andare ancora una volta ovviamente ripetendo gli stessi gesti. Io continuo a ringraziare, questa volta anche in italiano (magari lo capisce meglio dell'inglese) e aggiungo un inchino (come é d'uso appunto in oriente); scatta finalmente il verde e mi dirigo a passo svelto nella direzione indicatami, immaginando che l'omino sandwich orientale sia tornato al suo lavoro di volantinaggio... e invece no! Mi stava seguendo per indicarmi la strada! Insomma, mi ha accompagnato fino alla porta del negozio. Povero, zoppicava pure!

Che dire... cordialità orientale!

La prossima volta peró vado in fondo alla strada... questa pedicure non mi ha soddisfatto a pieno, speravo che la levigatura e il massaggio durassero di più :(.

Smalto rosso Ferrari pronto per l'infradito
vostra Chiara

domenica 26 aprile 2009

Vediamo se funziona

Conoscete ragazze o signore che cercano casa a Imola? Offro una delle due camere del mio appartamento (l'altra camera é già occupata da ragazza lavoratrice,posata e a modo).

Grazie.
Chiara

Non ero pronta

Come si dice sempre in Italia? Non esistono più le mezze stagioni? Bene, neanche qua. Oggi era estate. Completamente, totalmente, afosamente estate. Si stava in infradito e canotta (89 gradi F). La primavera? Saltata a pie' pari.
Il problema é che non sono pronta... e chi ci pensava a sandaletti e canottiere al 9 di febbraio? Ovviamente con questo caldo sono state azionate anche le arie condizionate a palla in ogni luogo chiuso, metropolitane comprese.

A ventaglio spiegato
vostra Chiara

Forse é bene chiarire

Considerato il pessimismo cosmico di uno degli ultimi post, e considerato che non vi esterno i miei pensieri in maniera continua, ho pensato che é giusto chiarire una cosa. Alle volte mi capita di avere davvero il morale sotto i piedi della serie "potessi mi butterei sotto un treno", ma per fortuna, essendo di natura ottimista, questi momenti sono pochi e durano poco. Perciò vi posso assicurare che l'indomani di quel tragico lunedì 20, dopo le dovute lacrime versate per liberare tutta la rabbia che c'era in me, e anche grazie a mail di conforto di genitori e amici, ero già di nuovo speranzosa a mandare curriculum a mezza america.
Quindi si, forse sono un po' pazza, ma non ho gettato la spugna, e continuo a provarci, almeno fino a 9 maggio, poi si vedrà.

Peace & love
vostra Chiara

venerdì 24 aprile 2009

Giorni di clausura

Giusto perché piove sempre sul bagnato, appena scacciato il malumore, eccoti servito un bel virus stomaco/interstinale che mi ha fatto passare una notte quasi insonne tra letto e bagno, ed una bella giornata di febbre (avevo 100! Farenheit, non Celsius :) ). Che rintronata! Comunque mi é andata di lusso, mi hanno raccontato di una ragazza che é stata cosí male da dover essere ricoverata in ospedale.
Be' ora sto meglio, e spero che questo meglio duri fino al 9 maggio :). Ho un po' voglia di vedervi, sapete?

Dura lotta ai virus!
vostra Chiara

martedì 21 aprile 2009

Scusate per lo sfogo...

...del precedente post, ma scrivere quello che sento mi serve per scaricarmi e per esternare le emozioni che altrimenti rimarrebbero intrappolate dentro di me. E scusate anche per la drammaticità delle mie parole, a volte mi faccio prendere da un pessimismo cosmico anzichenó disarmante.
Oggi sto meglio.

Possiamo organizzarci e coordinarci per far in modo che di lunedì ci sia sempre il sole? Il maltempo a inizio settimana mi atterra decisamente il morale!

Oggi su, domani giù
vostra Chiara

lunedì 20 aprile 2009

Vorrei solo dormire

Siamo oramai a sole tre settimane dal mio rientro ed é ora di fare i conti, i conti con me stessa e con questa esperienza. Il tempo é volato e nonostante il lavoro di networking che ho fatto, sembra che di possibilitá qui per me ce ne siano poche. Sicuramente queste parole sono frutto della delusione di non aver trovato un terreno fertile in cui affondare le mie radici e provare a crescere; sicuramente da ottimista quale io sono mi ero creata troppe aspettative (c...o neanche avessi 2 anni e non sapessi che é meglio non aspettarsi nulla dalle cose); sicuramente il fatto di essere lontano da casa, dagli amici, dalle persone che mi conoscono davvero si fa sentire e influenza negativamente la mia visione delle cose. Lo sapete, le difficoltá di solito non mi fermano, sapendo qual'é la meta, le provo tutte pur di arrivare... ma questa volta la meta non la vedo, all'orizzonte nessun traguardo se non al solito la mia felicitá e soddisfazione. Ma sono concetti troppo astratti e poco tangibili! Non riesco a focalizzare, so quello che non voglio ma non so quello che voglio! O meglio, lo so in senso lato ma non pratico e quindi non vado da nessuna parte. E' un mondo difficile, lo so e io me lo sono complicato venendo qui... nessun rimpianto, davvero, ma una grossa delusione, forse la piú grande quella di non avercela fatta io per me stessa... e faccio fatica a perdonarmelo.

Vi abbraccio
Chiara

domenica 19 aprile 2009

Link

Vi mando i link di riferimento agli ultimi post:

http://www.bakedbymelissa.com/#/home/ (i mini cupcake)
http://www.shizukany.com/botox.htm (la spa del trattameento da Geisha)

Baci

sabato 18 aprile 2009

Esperienza extrasensoriale

Questo pomeriggio ero in giro per Soho e ho scoperto una piccolissima rivendita di mini cupcake in Spring street... veramente, veramente notevoli, azzardei dire piú buoni di quelli di Magnolia! Provare per credere!

Pronta per il prossimo assaggio
vostra Chiara

Trattamenti da geisha

Questa era, qui a New York, la "spa week", una settimana durante la quale alcune tra le più rinomate e costose spa della grande mela, offrivano i loro trattamenti al modico prezzo di 50 dollari l'uno, invece di 110 e oltre. Penny era eccitatissima per questo evento e con molta cura ha spulciato l'elenco dei trattamenti di una spa con prodotti provenienti dal Giappone, scegliendo infine il Geisha Facial, ovvero il trattamento che le Geishe usano per pulirsi il viso dal mascherone di trucco che sono solite avere. Quello che in realtà nasconde questo nome, é che una delle creme che ti applicano, quella che fa la differenza, é in parte composta da cacca di uccello. Sì, sì, avete capito bene, cacca di uccello. Le newyorkesi pagano la bellezza di 180 dollari, prezzo pieno, per farsi fare un trattamento al viso a base di cacca di uccello. Sembra incredibile ma é vero. E vi dirò di più: ho sentito la pelle di Penny dopo il trattamento, liscissima! E non puzzava! La prossima volta ci vado anch'io.

Non si raccolgono feci umane!
vostra Chiara

giovedì 16 aprile 2009

Per chiudere in bellezza

Siamo ormai alle porte di un ennesimo week end ma ancora non vi ho raccontato come ho concluso quello scorso. Vi ho raccontato dei semi di fiori a Brooklyn, ma non vi ho detto che in serata sono tornata in zona, sempre mossa da uno spirito di "voglio contribuire anch'io a rendere migliore questo pezzo di mondo". Questa volta la causa era "Salviamo Coney Island". Avete presente cos'é Coney Island? E'un luogo di divertimenti sul mare, in fondo a Brooklyn, con montagne russe, spiagge e attrazioni di vario genere e natura (http://it.wikipedia.org/wiki/Coney_Island). Per ragioni principalmente economiche lo vogliono radere al suolo per costruirci Shopping mall e simili. Per opporsi a questa tragica fine si é costituito un movimento che per finanziarsi organizza serate di intrattenimento per raccogliere fondi e l'intrattenimento é ovviamente costituito dagli artisti di Coney Island.
Per farla breve abbiamo assistito ad una serie di spogliarelli burleschi di signorine statuarie, performance di una band indirock veramente notevole, spogliarello di presentatrice per niente aitante ma di una simpatia e auto ironia disarmanti (ad un certo punto si é sistemata il microfono sotto al seno sinistro), show di un gruppo di ballerini davvero strabilianti... Insomma, una serata mozzafiato!

Save Coney Island! Save Coney Island! Save Coney Island!

Burlescamente vostra
Chiara

lunedì 13 aprile 2009

Un giorno di pioggia

Sabato, ore 11, circa duecento volontari avevano appuntamento in 5 punti diversi di Bed Stuy, Brooklyn, per spargere semi di fiori "all around". In realtà "all around" era limitato a tutte le aiuole non curate e a tutti quei pezzi di terra abbandonati o in attesa di nuova destinazione che troppo spesso diventano luogo di discarica abusiva. Lo scopo era, anzi é, quello di abbellire questa zona di Brooklyn che in alcune sue parti é davvero grigia e triste usando il semplicissimo mezzo del colore dei fiori primaverili. Per fare ciò ad ogni volontario é stata consegnata una borsa contenente semi, mescolati a sabbia o compressi in palline per permetterne il lancio nelle zone inaccessibili, e una mappa di una sotto zona da battere, divise in modo che nell'arco di un'ora circa ogni gruppo di due o tre persone riuscisse a percorrerle interamente. La semina é riuscita più che bene ed anche il tempo ha giocato a suo favore: sabato pioveva, mentre domenica e oggi c'é stato il sole. Se tutto procede come madre natura insegna nel giro di una o due settimane Bed Stuy dovrebbe essere tutto un fiore! Ovviamente non mancheró di controllare e riportarvi il resoconto!

Se volete saperne di più:
http://www.21stcenturyplowshare.com/

Per la semina il tempo é stato ottimale, per noi volontari un po' meno... io avevo i piedi fradici e le mani congelate! Per fortuna avevano organizzato un afterparty con hotdog caldi, cookies e vino :-)!

Pronta per questa nuova rinascita
vostra Chiara

venerdì 10 aprile 2009

Raccolta fondi al Cipriani

Come vi avevo anticipato nel precedente blog, ieri sera sono andata alla raccolta fondi per L'Aquila organizzata dalla Commissione Giovani New Jersey, insieme alla Commissione New York e a “The Sunday”. La serata si svolgeva al Cipriani, un locale di lusso al 55 Wall Street, composto da tre spazi diversi, il ristorante con personale in frac e cappello a cilindro all'ingresso, la terrazza lounge bar con personale vestito in stile Matrix (soprabito lungo di pelle nera) e la sala da ballo per cerimonie e serate a tema come quella di ieri sera con personale di catering, selezionatori all'ingresso (ma giusto per dare un segno visibile dello svolgimento della festa, non per fare una vera e propria selezione), dj, etc. Se avessi fatto una ricerca accurata su internet sul locale in cui si svolgeva la serara e avessi ascoltato con piú attenzione le parole di Gianluca che mi avvertivano sul tipo di evento che si prospettava, avrei capito subito che si trattava di una vera e propria serata di gala. Io non ero pronta a tutta questa eleganza e sfarzositá (ovvio, non ero vestita da stracciona, ma neanche da serata di gala, una giusta via di mezzo comunque stilosa - avevo delle bellissime calze nuove color ocra), ma poco importa, mi sono comunque divertita molto, ho recuperato nuovi contatti, e anche qualche occasione lavorativa (oggi all'una daró la mia prima lezione di italiano!).
Solo un'ultima nota al locale: le bevande non mancavano, ma il cibo scarseggiava ed era di qualitá assai deludente, ma nuovamente vi dico che poco importa, tutto il ricavato andrá in beneficienza e questo é quello che conta di piú.

Galantemente vostra
Chiara

mercoledì 8 aprile 2009

Calma piatta

Signori e signore, continua a non succedere nulla, nessuno che risponde alle mie mail di richiesta colloquio, nessuno che mi chiami proponendomi un lavoro. Lo so che é un momento difficile, lo so che ci sono miglioni di persone disoccupate, lo so che non potevo scegliere periodo peggiore per partire e tentare la fortuna, ma che vi devo dire? Questo era il mio momento. Ma ora la questione si fa sempre piú dura e svegliarsi al mattino senza avere realmente qualcosa da fare é davvero dura; doversi inventare costantemente qualcosa di interessante da fare é un lavoro difficile... é davvero incredibile, io ero la prima a lamentarmi che non avevo tempo di fare le cose, adesso che ho tutto il tempo che voglio, mi sento quasi persa... ci vuole davvero concentrazione e forza di volontá, perché si tende ad inpigrirsi e a non aver voglia di far nulla...

Domani sera andró ad una raccolta fondi per i compaesani italiani rimasti senza casa causa terremoto... almeno mi rendo utile per chi ha davvero bisogno d'aiuto.

Insoddisfattamente vostra
Chiara

lunedì 6 aprile 2009

Not in the mood

Questa settimana é cominciata nel peggiore dei modi: pessime notizie dall'Italia, pessime condizioni atmosferiche, pessimo umore.
Per non rendere questo post ancora piú straziante passerei a raccontarvi frivolezze, magari servono per distrarci vicendevolmente.

Golositá da succhiare: in televisione é appena passata la pubblicitá di una cannuccia fatta di biscotto al cioccolato, cosí quando succhi il latte ti arriva in bocca al sapor di biscotto tocciato - nella pubblicitá ci sono un bambino ed un elefante seduti al tavolo di una cucina che fanno a gara a chi finisce prima il suo bicchiere di latte (ovviamente l'elefante succhia con la proboscite).

In America é tutto piú grande: l'altra sera, nella tranquillitá serale pre ritirata, Penny va in bagno e comincia ad urlare; la raggiungo preoccupata e trafelata per vedere cosa avesse fatto e scopro che stava combattendo con un insetto della famiglia degli scarafaggi, direi, mai visto prima, di dimensioni spropositate, ovvero di circa 7/8 cm senza le antenne! Penny stava cercando di annegarlo nella vasca, ma viste le dimensioni e visto che probabilmente questo insetto vive nelle fogne, lui nuotava come se niente fosse e pareva a suo totale agio; per fortuna da piccola mi divertivo a catturare girini nel fiume, perció con l'aiuto di un contenitore da cucina, ho avuto poche difficoltá a catturarlo e successivamente a buttato nel water. L'abbiamo comunque trattato con rispetto e mentre dimenava le sue antenne nel vortice dello scarico del water, in coro lo abbiamo salutato "bye, bye".

Incredibile ma vero: nonostante NY sia una cittá veramente grande, sopra ogni nostra concezione di grande cittá, puó capitare anche qui di incontrare casualmente persone che conosci o riconosci; cosí non stupitevi se vi dico che due lunedí fa ho incontrato casualmente nei tunnel della metro due ragazze di Bologna che mi erano state presentate la sera prima e non stupitevi se vi racconto che ieri pomeriggio sulla 5th Av ho incrociato lo stesso signore punk (eh sí, mi sa che supera la 50ina) che ho cercato di fotografare qualche week end fa nel Lower East Side. Incredibile no?

Con il morale un po' piú sollevato
vostra Chiara

venerdì 3 aprile 2009

Totale varietá

Si puó proprio dire che in questa cittá la varietá vige sovrana, perció succede che ti facciano scegliere il colore/logo per la tua carta di credito (Penny ad esempio ha scelto Hello Kitty), che ti facciano personalizzare la cover del tuo portatile (per ora lo fa solo un marchio) e che quando chiedi un caffé macchiato puoi scegliere tra latte intero, latte scremeto o panna. Perció perché stupirsi se oggi nell'arco di 12 ore abbiamo avuto prima il sole, poi le nuvole, poi una piogga leggera, poi un vero e proprio acquazzone ed infine di nuovo il sole?

Serenamente variabile
vostra Chiara

mercoledì 1 aprile 2009

Cammina, cammina

Da quando sono arrivata a New York non ho fatto altro che camminare. Col fatto che tutto é a soli pochi blocchi (per il pubblico italiano isolati) da dove ti trovi e che comunque la metro per quanto sia non riesce proprio ad arrivare ovunque e di prendere un taxi tutte le volte che ti devi spostare non se ne parla, succede che ti ritrovi a fare kilometri e kilometri di marciapiede senza neanche accorgertene. Perció cammina, cammina, mi sono ritrovata con gli stivali rotti e cosí oggi di buon'ora sono andata da un calzolaio. Sapete cosa ho trovato? Un negozietto che non solo ripara scarpe e borse, ma al suo interno c'é anche una postazione per lustrare le scarpe come quelle che si trovavano sui marciapiedi di Manhattan (mi pare ce ne sia ancora una tra la 42nd Street e la 5th Av). Signori, pure i lustrascarpe hanno fatto carriera qua a NY e ora hanno dei veri e propri negozi!

Presto con gli stivali come nuovi
Chiara walking

lunedì 30 marzo 2009

Ho una faccia da grande schermo

Qua continuano a dirmi che assomiglio ad attrici famose oppure mi chiedono in quale trasmissione mi hanno giá visto... sará mica un segno del destino che mi sta dicendo di darmi al cinema? Ci manca solo che mi venga la malsana idea di darmi alla recitazione e siamo a posto, altro che crogiuolo di idee, vado in corto circuito per le troppe idee!

Dai grandi schermi newyorkesi
ponta a firmare autografi

vostra Miss

domenica 29 marzo 2009

Domenica di riflessioni

Dopo la coolissima festa di ieri sera a Brooklyn che mi ha "costretto" ad una ritirata in tarda nottata, se non addirittura in quasi mattina, speravo di riuscire a dormire fino a mezzogiorno, ma una telefonata mi ha svegliato alle 9:30, e i programmi per la domenica di riposo e solitudine si sono modificati in una domenica di trasferta nel New Jersey e mondanitá. Nell'intento di riuscire a recuperare le forze per la trasferta (per intenderci la durata media della trasferta é di un'ora e mezza, a bordo di due subway e un autobus) sono tornata a letto e mi sono addormentata; mi hanno svagliato un'ennesima telefonata e a seguire la visita a sorpresa della sorella di Penny con fidanzato... insomma di dormire non se ne parlava!
Finalmente a pomeriggio sono riuscita ad essere sola e a svincolarmi da ogni impegno se non quello preso con me stessa: dormire! In realtá avevo bisogno anche e soprattutto di raccogliere le idee e la forza mentale per afforntare le scelte che mi si stanno prospettando... manca poco al mio rientro e l'ansia di non riuscire a creare un qualsiasi appiglio per il mio ritorno qui a New York sale ed é assai pressante. Sapevo che sarebbe stata dura, ma non avevo idea del come sarebbe stata dura e delle problematiche che avrei dovuto affrontare. Per ora i nervi sono ancora abbastanza saldi, e diciamo che le sto escogitando tutte per non farmi soppraffare da quest'ansia, dai fiori di Bach, al trattamento dei miei punti energetici, al partecipare ad eventi mondani che puoi trovare solo qua... insomma ce la sto mettendo tutta per non soccombere!

Vorrei essere "de fero"
vostra Chiara

giovedì 26 marzo 2009

Rodny

Forse non vi ho detto che questa settimana ero a casa da sola perché la mia coinquilina é andata a trovare i suoi genitori nel Massachussetts. In realtá tutta sola non ero, con me c'era Rodny. Rodny é un gatto di circa 7 kili, di 11 anni di etá, con abitudini piú da animale simbiotico che da gatto. Mi spiego. Quando Penny si sistema sul divano lui poltrisce sopra di lei, ovvero le si accovaccia addosso o in braccio, in una posizione piuttosto che un'altra; bene, considerando che Penny ora é disoccupata e sta quasi sempre in casa, e considerando che Penny fa tutto sul divano, pranza, cena, controlla le email con il portatile, parla al telefono, eccetera, é facile intuire che questo gatto passa la maggior parte del suo tempo a stretto contatto con la sua padrona. Un caso raro di felino che vive in simbiosi con un essere umano.
Ovviamente tutto il menage del prendersi cura di Rodny in questa settimana é toccato a me, peccato peró che io non stia tutto il giorno sul divano e che non possa continuamente fargli le coccole. Voi non potete immaginare quanto testardo, insistente e prepotente riesca ad essere un gatto, che pur di raggiungerti impara a balzare sopra gli sgabelli vintage, che quando ti é in braccio e tu lo stai accarezzando con una mano, con la testa cerca il contatto con l'altra, che tutte le volte che vai in cucina miagola dalla fame come se fossero giorni che digiuna e se non gli dai qualche crocchetta ti segue lamentandosi, insomma, la mia pazienza sta raggiungendo il limite! Soprattutto considerato che l'altra notte mi ha svegliato a suon di miagolii alle 3:45 e stamattina alle 6:30 e finché non mi sono alzata per dargli da mangiare non mi ha dato tregua!

Sull'orlo di una crisi di nervi
vostra miss

martedì 24 marzo 2009

Rendetemi onore

Se googleate "Imola in musica", cliccate sulla home page e andate a fondo pagina, troverete un video... guardatelo fino in fondo e prestate molta, ma molta attenzione alle immagini... é sangue del mio sangue!

Grazie!

ps un grazie particolare ad Andrea Mantovani che ne ha curato il montaggio e al mio papi che mi ha dato l'occasione per realizzarlo

La mia prima volta

Questa sera all'imbrunire, mentre uscivo dalla metro, linea F, alla fermata West 4, con lo sgardo attento ad individuare il cinema in cui avevo appuntamento per andare a vedere Gomorra, ho visto il mio primo attore famoso! Mi é passato davanti, a poco piú di un metro, e d'ístinto mi é venuto di seguirlo per controllare che fosse proprio lui... sono stata fermata dalla telefonata dei miei amici che mi chiedevano che fine avessi fatto... stavo andando dalla parte opposta del cinema :-P... la carta d'identitá perció non gliel'ho potuta controllare, ma i miei occhi non mentono e sono sicura fosse lui. Il nome non ve lo so dire, ma se non vado errando faceva il venditore di armi in Man in black (sí, insomma, era un attore di cinema, ma non proprio famosissimo).

Paparazzamente vostra
Chiara

ps Gomorra mi ha fatto venire il mal di pancia, sono troppo sensibile per vedere film del genere... :-(

lunedì 23 marzo 2009

Americanata

Oggi al market ho comprato qualcosa che nessun altro italiano si sognerebbe mai di acquistare: ravioli in scatola. Sí, sí, avete letto bene, ravioli in scatola. Prendete una latta come quella dei pelati, riempitela con 8 ravioli di carne e un sugo rosso sempre a base di carne, applicatevi un'eticchetta con l'immagine rassicurante del tal Chef Boyardee e quella invitante di un raviolo sezionato, ed ecco pronti i ravioli in scatola. Il tutto per la modica cifra di $ 1.79. E vi diró di piú, non erano neanche malvagi... ad essere sinceri il loro sapore non si avvicinava molto ai nostri ravioli, assomigliavano di piú ai ravioli cinesi, ma si lasciavano mangiare ed erano molto gustosi.
La prossima volta penso prenderó le lasagne in scatola - del resto dovró pur provare cosa offre il mercato, no?

Sempre piú avezza ai gusti americani
vostra Chiara

domenica 22 marzo 2009

E' ufficiale

Non sembro italiana!
Ieri in piscina mi hanno chiesto se sono inglese, l'altro giorno da B&H (negozio di computer, macchine fotografiche e quant'altro) mi hanno dato della francese, stasera della russa. Insomma, tutto tranne che italiana. Sará per il colore giallo taxi deii miei capelli?

Dalla Russia con furore
Kiara

Tra un camerino e l'altro

Oggi (sabato) mi sono trovata con Natalie prima per un giro nei negozi prima della chiusura (qui chiudono alle 21), poi per la cena e una bevuta in un bar (qui per bar si intende un locale con la musica in cui non si paga l'ingresso). Poiché Natalie doveva aggiornarmi sul suo appuntamento di giovedí, siamo entrate in argomento uomini quasi subito, tra una canotta e una minigonna nel camerino di prova. Sono rimasta stupita: dopo serie e serie di sex and the city, pensavo che le Samanthe fossero molto piú diffuse qui a New York e invece mi é stato chiesto se fosse o no conveniente baciare un ragazzo al primo appuntamento. Wow! Che bello sfatare i luoghi comuni! (ricordati che il mondo é bello perché é vario vs chiara - 1-0)

Aloa!

venerdì 20 marzo 2009

Bando allo spreco?

Nel paese dell'abbondanza, in cui tutto é di dimensioni maggiori rispetto all'Italia, anche fare la spesa assume proporzioni extralarge. Quindi succede che al supermercato la confezione da 12 uova costa in proporzione meno di quella da 6, che se compri 2 scatole di cornflakes dello stesso tipo ogni scatola ti costa meno che se comprate singolarmente e che se prendi due confezioni di zuppa in scatola, la terza te la regalano. La persona singola é quindi portata a comprare quantitativi di merce superiore al suo fabbisogno. Ora, siamo d'accordo che se si parla di cibo in scatola o di confezioni di cibo asciutto la data di scadenza é di solito molto avanti nel tempo quindi presumibilmente si riesce a consumare il prodotto prima che possa andare a male, ma quello che mi domando é: possibile che per riuscire a risparmiare io, persona singola a cui piace la variazio anche nei cibi consumati, debba comprarmi quantitativi industriali di roba tutta uguale? E'davvero assurdo!

Variabilmente vostra
Chiara

giovedì 19 marzo 2009

Agli americani piace volare

Sto guardando i campionati di Cheerleading: che salti e che acrobazie! Sono veramente ad un livello superiore! Per noi le cheerleader sono solo delle ragazzette svampite e sciocchine... sará anche vero, non lo so, ma atleticamente parlando hanno varamente una preparazione sorprendente! Da notare che non sono tutte ragazze, ma c'é anche un cospicuo numero di ragazzi stile Mastrolindo che le fanno volteggiare e roteare. Wow, cose dell'altro mondo!

Datemi una C
Datemi una H
Datemi una I
...

Inventiva e creativitá

Forse non sapete che la luce che entra al mattino presto da una finestra senza tapparella, mi sveglia e non mi fa piú riprendere sonno. Qui in America le tapparelle non sono ancora state inventate e le finestre vengono oscurate con smilze veneziane o drappeggi di ogni genere e modello. La mia attuale finestra é per l'appunto dotata di una tenda in toulle lilla (per chi non lo sapesse il toulle é un materiale semitrasparente - quello con cui vengono fatti i tutú delle ballerine di danza classica) e i ripetuti risvegli all'alba mi hanno obbligato ad escogitare un modo per oscurare il piú possibile l'apertura.
La soluzione piú veloce ed economica é stata prendere 3 sacchi neri dell'immondizia e unirli con dello scotch, ma questo marchingegno non si é rivelato del tutto funzionale, poiché per poter far luce dovevo staccare sacco per sacco e ricomperre il tutto arrivata a sera. La soluzione ottimale si é in fretta prospettata: é da ieri che cucio in lungo e in largo la versione definitiva del cappello per il corso di accessori che sto facendo... 3 gasgatura anche ai miei tre sacchi ed ecco pronta una splendida tenda in materiale innovativo e moderno! Che genio!

La vostra attacca pezzi
Chiara

lunedì 16 marzo 2009

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123 prova

...ieri avevo scritto un bellissimo post ed é sparito! Non c'é piú! Ma come é possibile?

123 prova

Questo post é di sola prova per vedere se il post che ho appena scritto e pubblicato compare o se se l'é mangiato la rete :)

Pioggia su di me

Questa mattina, al ritorno da un ennesimo colloquio, le prime lacrime di questa avventura hanno solcato le mie guance. Ma non vi allarmate, erano lacrime di gratitudine e di gioia! Sí perché pensando a quanto questo viaggio si sta dimostrando impervio, non ho potuto far a meno di pensare a quanto allo stesso tempo mi stia dando e a quanti insegnamenti stia pian piano accumulando; la mia mente ha incominciato poi ad elencare tutte le persone incontrate che pur conoscendomi da poco mi incoraggiano, mi stimolano e hanno fiducia nella mia riuscita, e il passaggio a tutti voi é stato immediato e piú pensavo ai volti delle persone e piú mi saliva il magone, e piú saliva il magone, piú le lacrime arrivavano agli occhi e solcavano le mie guance... quindi piangevo ma con il sorriso sulle labbra... mi sentivo come se avessi appena vinto un oscar, fossi sul palco stringendo tra le mani la statuetta d'oro e dovessi fare un discorso di ringraziamento... e fondamentalmente non ho ancora combinato nulla... cosa faró quando cominceranno ad infilarsi le cose? Fiumi di lacrime? Se arriva un' onda anomala dalle vostre parti sapete che é colpa mia :).

Umidamente vostra
Chiara

Jeanne Marine

Vi prego di googleare il nome del titolo di questo post e di notare quale incredibile somiglianza accomuna la sottoscritta con l'attrice in questione (era la dama di compagnia di Sophie Marceau in Braveheart).
La nota buffa a questa scoperta é che mi ha fatto notare la somiglianze il barista di un locale qui ad Astoria... o Braveheart é il suo film preferito e se lo é guardato quelle 60 volte oppure ha davvero una memoria de fero!

La vostra Jeanne
(io peró sono piú carina, vero? lei ha gli occhi da triglia)

domenica 15 marzo 2009

Emozionando

Scusate se mi sono assentata cosi' a lungo, ma ho avuto giornate impegnative ed impegnate allo stesso tempo... cerchero' di farvi una sintesi ordinata (per quanto mi e' possibile).

Giovedi' sera e' stata una serata all'insegna dell'oriente: io e Penny abbiamo raggiunto i suoi ex-colleghi in un locale dell'East Village, il Forbidden City (la citta' proibita) per una bevuta dopo lavoro. Con mia grande sorpresa la maggior parte di loro era di origine orientale, ovviamete c'erano tanti tipi di oriente ed alcuni erano mixati (Phill ad esempio e' asiatico-jamaicano), percio' mi sono ritrovata a parlare tutta sera con ragazzi orientali (si', tutto il mondo e' paese ed anche qui succede che se una ragazza nuova arriva in un gruppo misto uomini/donne, le donne la snobbano, mentre gli uomini le parlano): e' stato davvero molto istruttivo! Non so se e' dipeso dal fatto che erano orientali e quindi abituati a vedere il mondo in un altro modo, o se semplicemente erano persone acculturate abituate a porsi domante, ma mi hanno mostrato nuove prospettive su svariate questioni. Ad esempio, a proposito del mio lavoro da architetto, Mark mi ha chiesto "...ma a cosa serve l'intervento di un architetto se tanto quando costruisci devi seguire delle regole e non puoi fare quello che vuoi?" ottima osservazione, direi. Ancora, Dark mi ha motivato i suoi 7 tatuaggi spiegandomi che sono una cosa che nessuno potra' mai portargli via... ti possono portare via tutte le tue cose, anche i figli nella peggiore delle ipotesi, ma i tatuaggi no, sono parte di te. Viva l'oriente e la diversita' di punti di vista!

Venerdi' era proprio venerdi'13! Sono stata in altri posti in cerca di lavoro, ma la ricerca e' stata per l'ennesima volta vana e il mio morale e' sceso drasticamente sotto il livello delle scarpe... vi dico solo che per ricaricarmi a pomeriggio ho dormito per ben 3 ore! Per fortuna la festa al museo di scienze naturali ha sollevato le sorti di questa pessima giornata! Per la cronaca: bella location, bella gente, pessima musica.

Sabato sera che sera! Mi dovevo incontrare con Natalie, una amica di amici conosciuta a New York nell'estate 2006, quando ero qua in vacanza. L'ho raggiunta a casa, perche' doveva finire di prepararsi e insieme siamo andate al "R Bar", un locare su Bowery Avenue, dove una sua amica festeggiava il compleanno. Il locale si presentava esternalmente molto anonimo, grande insegna luminosa ma vetrine oscurate da tende, uno di quei posti che noti solo perche' c'é la fila per entrare, ma dentro l'atmosfera era veramente caliente. Oltre ad esserci una temperatura da caldo pomeriggio d'estate che ti portava istintivamente a spogliarti (signore, mettere in mostra la mercanzia, prego), c'erano luci soffuse, i colori scelti per gli arredi erano il rosso e il nero e, udite udite, postazioni per la lap dance al posto dei tavolini nella zona "privé" del locale. Ma la cosa piú divertente della questione é che ad usare i pali non erano ballerine professioniste come le nostre cubiste, ma bensí la clientela comune con le sue forme imperfette, con le sue minigonne che si alzavano, con la sua voglia di divertirsi. Signori e signore ho scoperto che la lap dance viene d'istinto senza bisogno di alcuna scuola o preparazione a tutti coloro a cui piaccia ballare e che abbiano un minimo di senso del ritmo (altrimenti io ero ad un party di lapderncer e non me ne ero accorta). E' quasi scontato dirvi che anche la sottoscritta non e' stata da meno, e che quando le hanno proteso una mano per farla salire non si é certo tirata indietro. Signori che gusto e che divertimento, io e il palo? Una cosa sola! Devo solo imparare ad arrampicarmici fino in cima! Ottimo, ora posso anche cercare lavoro come lapdancer... Yeah! Verso l'infinito e oltre!

Un abbraccio a 100 gradi Farenheit
Clarita

mercoledì 11 marzo 2009

Robin Cappuccio

Quando vi dico che qui ogni giorno imparo cose nuove dovete credermi! Oggi per esempio ho scoperto che la parola HOOD significa cappuccio e che percio' Robin Hood, il principe dei ladri che rubava ai ricchi per donare ai poveri, non era altro che Robin Cappuccio... non ci volevo credere che un nome cosi' fiabesco, misterioso e altisonante avesse una cosi' banale e poca fantasiosa traduzione... del resto se Cappuccetto Rosso aveva quel nome dal mantello che portava, era logico e ovvio pensare che anche Robin Hood prendesse il nome dal suo abbigliamento... viaggio sempre troppo con l'ímmaginazione io :-) .

Avanti fido compare, in marcia!

martedì 10 marzo 2009

Suggerimento (che rivolgo soprattutto a me stessa)

Oggi, sui marciapiedi di Manhattan, ho incrociato un ragazzo con una Gerbara rosa salmone in mano e ho cominciato a fantasticare sulla storia di quel dono, a chi la stesse portando, per quale occasione speciale, se fosse stata o no una sorpresa. E mi e' venuta voglia di fermarmi a comprare un fiore per regalarlo a qualcuno, cosi', senza alcuna ragione in particolare, solo per il gusto di fare una sorpresa a qualcuno e di vedere quel qualcuno felice del pensiero. Quand'e' stata l'ultima volta che avete regalato un fiore?

Breaking news

Signori e signore
La Missbenni Corporation & Friends e' lieta di annunciare che la vostra amica e compagna di avventure ha ottenuto il certificato di bartender (per il pubblico italiano "barista"). Dopo due giorni intensivi di corso e pratica dietro ad un banco di prova, esercitandosi nel preparare i piu' comuni coctail, short e long drink che il pubblico americano preferisce, si e' guadagnata questo titolo ufficiale che le aprira' le porte dei migliori locali newyorkesi. Sara' solo un ennesimo fuoco di paglia o sara' l'asso nella manica che le consentira' di trovare il lavoro giusto, nel posto giusto, con lo stipendio giusto? Continuate a seguirci e lo scoprirete!

lunedì 9 marzo 2009

Qualcosa bolle in pentola

Nel mentre che faccio esplodere cio' che bolle in pentola devo chiedervi un consiglio:
che caratteristiche e' bene che abbia un notebook da 8.9/10 pollici di schermo? Vi prego, datemi piu' dettagli possibili considerando che mi deve servire per scaricare foto, mandare mail, navigare in internet e poco piu'.

Confusa ma felice
Vostra missbenni

domenica 8 marzo 2009

Gag metropolitana

Sabato pomeriggio al rientro dall'innaugurazione a Brooklyn, in vista della preparazione delle lasagne, mi sono fermata a comprare gli ultimi ingedienti ed attrezzi tra cui il matterello per tirare la sfoglia. Salita sulla metro, accusando segni di stanchezza, non riesco a fare a meno di sedermi e mi sistemo comodamente con la borsa di carta del supermarket a terra tra i miei piedi; alla fermata successiva sale un ragazzo di colore molto alto, jeans, maglia bianca, scarpa da ginnastica nera e una collana di perline di stagnola verde al collo; dopo aver salutato il suo amico sceso da li' a poche fermate, si siede di fronte a me; i nostri sguardi si incrociano un paio di volte casualmente e distrattamente, fino a quando un pezzo di stagnola verde gli si ferma su una guancia e al successivo incrocio di sguardi gli faccio segno di controllarsi; questa complicita' da il via ad un dialogo conoscitivo del tipo "vai a far serata nel Queens, abiti nel Queens, etc." che arriva alla domanda "cos'hai comprato di buono da Whole Food?"... io che faccio? Tiro fuori dalla borsa il matterello! A quel punto stavano ridendo anche il ragazzo che era seduto di fianco a me e la signora che era seduta di fianco a lui. Ovviamente poi ho spiegato che avrei preparato le lasagne :-).

Certe cose succedono solo a NY, non credete?

Sempre pronta a dare spettacolo
Vostra missbenni

Cominciamo a ragionare

Dopo quasi un mese in questo paese, nella citta' che non dorme mai, finalmete posso dire di aver avuto un week end ricco di eventi mondani, cose da fare, persone da incontrare. Era ora!
Le uscite non sono state tutte del tutto esileranti, ma come si dice dalle mie parti "piuttost che gnint, l'e' meigl piuttost" (piuttosto che niente, e' meglio piuttosto). Ovviamente, avendo voluto strafare, ho sottratto ore preziose al mio sonno, ma vedro' di recuperare nei prossimi giorni.

Voti e dettagli
ven sera: concerto indi rock in un locale molto, ma molto alternativo (pensate al DOM di Faenza ma molto piu' sfattone, molto piu' piccolo, molto piu' pieno di roba) nella bassa Brooklyn, una delle zone di NY piu' brutte che fin'ora avessi visto, sia per la gente che per il posto in se' - location 4, intrattenimento 5+ (il piu' e' per la birra che mi hanno offerto);
sab pom: innaugurazione della mostra di un'artista italiana in un'altra zona di Brooklyn, molto piu' interessante e particolare con successiva sosta nei negozietti limitrofi (giuro, ho solo curiosato) - location 8, intrattenimento 9
sab sera: uscita con Penny (la mia coinquilina), sua sorella e un loro amico che ci ha fatto da autista in giro per locali qui ad Astoria - location 7 (ho dovuto fare una media tra i diversi posti), intrattenimento 8 (ho finalmente dato sfogo alla mia indole ballerina, yeah!)

Aggiungo: tra sabato tardo pomeriggio e domenica mattina ho fatto anche le lasagne... sono venute bene, peccato che i nostri ospiti abbiano dato buca perche' troppo affamati per aspettare che io tornassi da casa di Adua! Bisogna insegnare a questi americani che se non si puo' bidonare un invito a cena per il quale la padrona di casa cucina pasta fatta in casa! Ora ci troviamo con due pirofile di lasagne... e chi se le mangia? Tocchera' metterle in freezer speransdo che quando le scongeleremo non saranno da cestinare! Mah!

Un bacio alla noce moscata

giovedì 5 marzo 2009

Voglio dedicare questo post...

...a mia zia Daniela, che da poche ore non c'e' piu'.
So che il tema di questo blog sono le mie avventure oltreoceano e che questa notizia non vi riguarda e probabilmente non vi interessa, ma non potendo essere li' di persona a stringermi nel dolore della mia famiglia lo faccio via etere rendendo partecipi anche voi.
Vi prego, non smettete mai di dimostrare il bene che volete a chi vi sta intorno con attenzioni, gesti di affetto e simili, perche' quando non ci saranno piu' potreste rimpiangere di non averlo fatto prima.

Ciao zietta, buon viaggio.

Pensieri e parole

Alla ricerca di un lavoro che c'e' ma non si fa trovare mi sento una trottola, e la mente ruota con il corpo in un vortice che alle volte mi lascia senza fiato, alle volte mi fa battere il cuore all'impazzata. Cerco di non perdere la pazienza e di non farmi sopraffare dall'ansia nella speranza che questo roteare prima o poi cessera' e che alla fine potro' raccogliere i frutti di quel che ho seminato.

Un abbraccio

martedì 3 marzo 2009

Vana ricerca

Un'altra giornata e' passata nella vana ricerca di un lavoro: vuoi perche' c'e' crisi, vuoi perche' la stagione non invita ad uscire, i ristoranti in cui sono andata oggi, qui ad Astoria, non necessitano di nuovo personale. Signori si fa dura e il mio cervellino e' gia' in fibrillazione alla ricerca di che lavoro posso inventarmi per sopravvivere in questa giungla. A dirla tutta qualche idea mi e' gia' venuta... potrei fare pasta fresca su commissione (per la cronaca questo week end mi cimentero' nella preparazione di lasagne verdi su richiesta di Penny, la mia coinquilina, e avremo come ospiti sua sorella e il suo migliore amico... se vengono bene potrei aprire un'attivita'... vi tengo aggiornati) oppure potrei fare la dog-sitter, beh insomma anche se l'ansia comincia a farsi sentire, non demordo e terro' duro finche' non le avro' provate davvero tutte (ovviamente si sta parlando di cose legali). Mi raccomando, se vi vengono idee non esitate a comunicarmele.

Vi abbraccio

ps oggi per la prima volta, andando in giro per la citta', ho avuto freddo! Penso ci fossero tipo zero gradi Fareneit che sono circa -15 gradi Celsius (!!!!!!!!!!!) - aiuto

lunedì 2 marzo 2009

Let it snow

Oggi qui a ny calma piatta; ci siamo svegliati circondati da neve, fa molto freddo e la citta' e' tutta rallentata, anche le scuole sono chiuse. Ho fatto qualche foto qui nei dintorni, domani provo ad andare fino a central park, poi pubblico tutte le foto insieme.

freezed kisses

domenica 1 marzo 2009

Mi sono sbagliata di nuovo :)

Il caffe' del libro di Fabio Volo si chiama DOMA, ma leggendo la scritta al contrario dall'interno del caffe' si legge AMO(D).

Mancavano solo i fuochi d'artificio

Come sapete dal precedente post oggi e' stata giornata di trasloco... ma che trasloco!
Avevo programmato di utilizzare i mezzi di trasporto pubblici (autobus fino a Manhattan, poi subway), ma Marisa mi ha convinto a prendere un taxi, 70 dollari piu' mancia e passa la paura! Dovete sapere che qua a NY ci sono due reti di trasporti, una legale, pubblicizzata, sicura in cui lavorano cittadini americani, l'altra non del tutto legale, conosciuta da tutti anche se non pubblicizzata, non del tutto sicura e in cui lavorano immigrati forse anche senza permesso di soggiorno. Fatto sta che il taxi che mi e' venuto a prendere (lo ha chiamato Marisa contrattando per me il prezzo) faceva parte del secondo gruppo (e qui si spiega il perche' del prezzo trattabile) e vi lascio immaginare che roccambolesta traversata sia stata! La macchina, anche se non propriamente vecchia, riportava percepibili danni ad ammortizzatori, sospensioni e qualcosa legato al gruppo ruote (i lor signori scuseranno la mia piu' totale ignoranza in materia), tante' che ogni volta che aumentava la velocita' sembrava che perdere di stabilita' e ad un'ennesima curva a sinistra la macchina ha pure cominciato a partire di culo (devo riconoscere la bravura del taxista nel riuscire a tenere la macchina ed evitare il testa-coda).
Il taxista, di un non identificato paese sud americano (peru'? messico?), ha dimostrato davvero poca professinolaita', ovvero nessuna cura per i miei bagagli che sono stati malamente sassati nel bagagliaio ignorando la logica legge della natura secondo cui se un corpo rigido viene bruscamente appoggiato su di uno morbido il primo potrebbe danneggiare il secondo, e conoscenza approssimativa della strada da fare per arrivare nel Queens (abbiamo dovuto affiancare un taxista newyorkese per chiedere delucidazioni)... e per fortuna che in borsa avevo ancora la mappa di google con le indicazioni della casa altrimenti a quest'ora stavamo ancora girovagando per Astoria!
Vabbeh! L'importante e' che sono sana e salva nella mia nuova casa e che nulla si e' rotto nel mio borsone!

Au revoir!

A chi ha letto l'ultimo libro di Fabio Volo: oggi pomeriggio ero in giro per downtown e non solo mi sono presa un cupcake da Magnolia, ma sono passata davanti al caffe' da cui ha fatto la foto della copertina del libro, il DAMO... che bello vivere i luoghi di una storia letta!

sabato 28 febbraio 2009

Domani e' un altro giorno

Carissimi

il mese di febbraio e' oramai giunto al termine e da domani, primo marzo, per me non comincera' solo un nuovo mese, ma anche una nuova vita. Si' perche' domani mi trasferiro' nella mia nuova, ma temporanea, casa. Sara' tutto piu' duro, niente piu' spesa fatta, niente piu' cena pronta, una persona sconosciuta con cui dividere casa, ma sapete cosa? Non vedo l'ora, perche' la liberta' non ha prezzo e ne sentivo la mancanza!



Un breve resoconto di questo mese:

mezzi di trasporto: aerei (2), autobus e subway (come se piovessero), taxi (solo 2 con Marisa), macchina (solo come passeggiera)

persone nuove conosciute: Marisa & family (comprese le impiegate dell'ufficio di Lenny), 3 amici di facebook, Adua & tutti i compagni di corso, il gruppo del meet-up italiano, alcuni personaggi dell'Ist. Italiano di Cultura

uscite mondane serali: molto fiche, ma per il momento solo 2 + 1/2 per questioni logistiche di rientro pericoloso in tarda serata

cibo: in casa di Marisa si mangia all'italiana, con tanta verdura e tutto condito con olio d'oliva, tutto molto good

attivita' fisica: soprattutto camminate, poco (troppo poco) nuoto

animali: la gatta di Marisa (molto affettuosa, ma un po' impaurita dagli esseri umani), scoiattoli in ogni pezzo verde di Manhattan

inglese: lo parlo ancora troppo poco (Marisa mi parla in italiano) percio' pochi miglioramenti

lavoro: fin'ora ho fatto la segretaria tutto fare, da domani si vedra' :-)

A bientot

Claire

giovedì 26 febbraio 2009

Errata corrige

Scusate me devo correggere almeno due errori che ho fatto (gli altri, se ci sono, mi sono sfuggiti);
- "Je vous enbrasse" va corretto con "Je vous embrasse"
- Eddie si chiama Murphy e non Murphie

Au revoir

E' tempo di verita'

Direi che questa suspance (vi assicuro non premeditata, solo sono stata un po' indaffarata) sulla mia questione casa puo' terminare e posso percio' rivelarvi dove mi trasferiro' per il prossimi due mesi.
Rullo di tamburi, prego... eeeeeeeeeeeeehhhhhhhhh AD ASTORIA, nel Queens! Ebbene si', proprio nel Queens dove il buon vecchio Eddie Murphie si trasferi' in cerca di moglie nel film "Il principe cerca moglie". Beh, ora e' un po' piu' carino rispetto a come veniva ritratto nel film, anyway, questo e' quello che passa il convento! Astoria e' riuscito ad aggiudicarsi la vittoria per tutta una serie di ragioni tra cui:
- la mia futura coinquilina e' una fashion designer (sara' mica un segno del destino?)
- il secondo abitante della casa e' un gatto
- il vicianto e' tranquillo (famigliole con prole)
- sono ad un blocco e mezzo dalla fermata della metro
- all'angolo c'e' la lavanderia a gettoni (si perche' nelle microscopiche case di New York non c'e' spazio per la lavatrice - bisognera' che dedichi un post solo agli appartamenti newyorkesi)
- all'angolo opposto un market
Che altro dire? Chi vivra' vedra'!

Je vous enbrasse

ps oggi pomeriggio ho cominciato la ricerca di un lavoro come cameriera, signori e' davvero dura! Al momento 1 a 0 per ny, palla al centro. Mandatemi pensieri positivi, ne ho bisogno!

mercoledì 25 febbraio 2009

Usi e costumi

Oggi (che per voi lettori sara' gia' ieri) andando in giro per Manhattan alla ricerca della stanza perfetta, ho incrociato un sacco di persone con un segno nero in fronte e continuavo a scervellarmi su cosa significasse immaginando qualche strano rito che fosse avvenuto in forma pubblica in un qualche luogo aperto della city. Per fortuna Benedetta mi ha illuminato (ero da lei per un caffe' - Benedetta appartiene al mio gruppo di amici contattati via mail e che pian piano sto incontrando): e' il mercoledi' delle ceneri e se vai a messa poi il prete, quando ti benedice, ti fa il segno della croce in fronte con dito intinto di cenere. Ma ti pare che poi debbano tenersi sto segno in fronte tutto il giorno? Eccentrici questi americani!

Sempre pronta a cogliere gli usi e i costumi di questo popolo
vostra
Claire (come suona? troppo sofisticato tipo "alzo il mignolo quando bevo il caffe' "?)

Che dilemma amletico!

La vicenda casa si sta per concludere e la scelta dovra' essere fatta tra una minuscola stanza in Manhattan senza guardaroba al secondo piano di un building abbastanza trasandato nell'Eastside sulla 13esima, ed una stanza piu' che accogliente ad Astoria, nel Queens a soli 15 min di subway da Time Square. E' inutile che vi dica che le due possibilita' non differiscono solo nella forma, ma anche nella sostanza, ovvero la prima e' ben piu' cara della seconda... anyway, domani vi comunichero' il verdetto finale... io in cuor mio ho gia' deciso, ma per scaramanzia aspetto di parlare con la mia futura compagna di appartamento per dare notizie certe.

As usual, I love you all

martedì 24 febbraio 2009

Aaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhh!

BASTAAAAAAAAAAA!
Non ne posso piu'! Tutti in questa casa vogliono dire la loro su dove andare a stare e quando devo spendere! Aneposspio'! Io sono abituata solo a due genitori non ad una madre piu' apprensiva della mia, ad un fratello maggiore, alla governante e chi piu' ne ha piu' ne metta! BASTA! LASCETIMI SBAGLIARE IN PACE, se proprio devo sbagliare, OK?

Vi prego sostenetemi almeno voi, pubblico italiano!


Alla tele stanno trasmettendo il discorso di Obama, una standing ovation di applausi a profusione!

lunedì 23 febbraio 2009

Tornando da scuola

Mai mi sarei immaginata che un giorno avrei pronunciato queste parole: "quanto mi sono divertita questa sera a scuola!". Si' perche' il corso di Accessories si sta rivelando molto piu' interessante di quanto non potessi immaginare!
Questa sera, nostra seconda lezione, siamo entrati ancora piu' nel vivo della materia e abbiamo realizziato il cappello che ci vedate in testa - davvero funny - poi, sara' perche' siamo pochi (4 studenti anche se nella foto sembriamo solo 3 - quella con il cappello arancione e' Adua, l'insegnante), sara' perche' c'e' feeling, ci siamo ritrovati, mentre tagliavamo, imbastivamo e cucivamo, a chiacchierare come fossimo 5 amici al bar, prima degli oscar, poi dei film in generale ed infine siamo arrivati a raccontare le nostre vite passate, presenti e future. E c'era davvero da prendere appunti!
La storia di James e' quella che mi ha colpito di piu': suo padre era alcolizzato, sua madre non era andata a scuola, lui e' cresciuto per strada. Ha detto: <> James ha 35 anni, 1 moglie, 4 figli e 1 progetto molto ambizioso per il suo futuro.
Che questo racconto ci serva di lezione.

Have a nice day.

sabato 21 febbraio 2009

Non so proprio come dirvelo

Tutti voi sapete che alla fine ho accettato la proposta di Marisa di rimane a lavorare part time da lei in cambio di vitto e alloggio, ma non sapete come ho interiorizzato la questione.
Vi assicuro che non e' stato facile, perche' se fino a poco tempo fa vivevo da sola, dovendo rendere conto di quello che facevo solo a me stessa, ora mi ritrovavo a vivere con una intera e sconosciuta famiglia per la quale io ero vista come un'ospite/figlia, e per di piu' mi ritrovavo a lavorare con uno dei suoi componenti; quindi dovevo rendere conto dove andavo, a che ora tornavo, cosa facevo e, cosa anche peggiore, il tempo lavorativo tendeva a mescolarsi con quello privato. In altre parole una vera rivoluzione!
Ma, nonostante questo, dovendomi far andare bene questa situazione per un po', cercavo di dare maggiore risalto agli aspetti positivi e di minimizzare quelli negativi.
Ora, questo mio intento e' inizialmente riuscito, ma man mano che passavano i giorni (lo so che sono passate solo due settimane, ma a me sambra gia' un'etarnita') una vocina dentro di me continuava a picchiettarmi il cervello dicendomi che questa mia condizione non si poteva prolungare per mesi.
Oggi, mentre in autobus tornavo da scuola, dopo aver parlato a lungo con Adua, la mia insegnante, su come io dovessi assolutamente vivermi di piu' New York, perche' cio' che separa New York da Union City, non e' il fiume Hudson, ma bensi' un abisso culturale ENORME (giuro, non sto esagerando) quella vocina dentro di me scalpitava come ancora non aveva fatto fin ora e per quella lunghissima mezz'ora non riuscivo a dirmi altro che "Questo posto proprio non fa per te! Questo posto proprio non fa per te! QUESTO POSTO PROPRIO NON FA PER TE!".
Una volta a casa, Marisa mi dice che mi deve parlare della nostra situazione lavorativa, mi fa sedere e comincia a spiegarmi che non sono la persona che fa per lei, e che percio' e' meglio se mi trovo un'altra sistemazione e un'altro lavoro. Sapete cosa? Non aspettavo altro! Neanche lo sapevo, ma e' davvero quello che speravo succedesse, ovvero che fosse lei a capire che io qua ci stavo come i cavoli a merenda.
Percio' adesso che ho voluto la biciletta mi tocchera' pedalare!

Pronta a cambiare di nuovo, sempre vostra, Chiara

giovedì 19 febbraio 2009

Qualche chicca

Ho cominciato ad andare in piscina con il marito della signora, Lenny, e siamo gia' al secondo allenamento in una settimana. Volete ridere? Mi sono ritrovata a dare lezioni di nuoto e se la prima volta il mio allievo era appunto il marito di Marisa, questa sera abbiamo arruolato anche un suo amico di corsa (si' perche' Lenny e' un corridore) il quale pero' parla solo inglese e spagnolo... percio' io spiego a Lenny le cose meta' in inglese e meta' in italiano, lui poi le traduce all'altro in inglese... insomma c'e' da ridere :-).

Ma alla fine ancora non vi ho parlato di uncle Peter!
Uncle Peter e' il fratello di Marisa, un signore di altri tempi, distinto, elegante, con la battuta pronta, ma che ha il cuore spezzato e che se comincia a raccontarti le cose piu' personali della sua vita si commuove e piange senza vergogna (la moglie lo ha lasciato dopo ben 58 anni tra matrimonio e fidanzamento, can you believe it?). Quando gli chiedo un favore mi dice sempre "For you? I'll do everything!", che tesoro! Ho trovato il mio nonno d'America!

Abbracci allo sciroppo d'acero

Un po' di America

My dears
e' arrivato il momento che vi racconti un po' questa America in cui mi trovo a vivere.

Non passa giorno in cui nei talk show non si parli di questa signora che ha avuto, in seguito ad una fecondazione in vitro, 8 gemelli e che li abbia avuti pur essendo gia' madre di 6 figli. Ad aggravare tutta la questione c'e' il fatto che non ha marito, o per lo meno non ce l'ha piu', quindi e' sola con 14 figli. Come potrete ben immaginare le immagini che scorrono sullo schermo sono abbastanza impressionanti, mostrando gli otto scricciolini intubati nelle incubatrici o la sua spropositata pancia al termine della gravidanza. Tutta l'America si sta interrogando sull'eticita' della scelta di questa donna e tutta l'America si sta domandando come fara' questa donna, sola, a mantenere 14 figli. Questa sera a colorire la discussione e' stata intervistata una coppia che ha ben 18 figli (per la cronaca i numeri sono: 18 figli in 18 anni)... ma queste cose succedono anche in Italia? Let me know, please.

Baci a stelle e strisce

mercoledì 18 febbraio 2009

Approffittando di questi pochi venti minuti

Carissimi
le sorti del mio pc sono ancora a me oscure... so solo che deve essere visitato da un amico informatico del figlio della signora, ma ancora l'incontro non c'e' stato, percio' tutto tace... incrociamo le dita!
Nel frattempo usufruisco della postazione CdM (camera di Marisa) nei ritagli di tempo in cui non e' occupata.

Ma veniamo a noi! Non so davvero da dove cominciare... se raccontarvi di uncle Peter o se darvi la breaking news dell'ultima ora. Uncle Peter puo' aspettare, la breaking news invece mi sta bollendo dentro, percio': mi sono iscritta al corso di "Accessories" al Bergen College del NJ!

L'antefatto e' questo: due giorni fa, scesa in cucina per la colazione, trovo sul tavolo il disegno di un vestito da sera. Lo guardo stupita e chiedo a Marisa se lo avesse fatto lei - Si', si' - dice - poi una mia amica me lo deve fare... una mia amica che insegna alla FIT (Fashion Institute of Tecnology, NYC) - io strabiglio gli occhi e chiedo maggiori informazioni, spiegando che una delle tante idee che avrei in mente per il mio futuro e' quella di fare la "costume designer". Non meno di due ore dopo stavamo telefonando ad Adua, ex insegnante della FIT, attuale insegnante al Bergen College, la quale mi ha spiegato che i corsi sarebbero cominciati proprio questa settimana e che quindi ero ancora in tempo ad iscrivermi. Detto fatto! Questa sera sono andata al corso insieme a lei e ho partecipato alla mia prima lezione... signori miei che meraviglia! E vi diro' di piu', ho fatto la mia porca figura (scute la brutalita' dell'espressione, ma non me ne sono venute di altrettanto incalzanti)!
Se riesco a scansionare i miei disegni li inserisco, altrimenti via alla vostra immaginazione :-).

I love you all!

ps nel frattempo e' arrivato il mio salvatore, gli ho chiesto di fare il miracolo... pregate gente, pregate!

Huston abbiamo un problema

Miei carissimi lettori,

sono veramente mortificata, ma vi devo dare una brutta notizia (forse piu' brutta per me che per voi, ma voi di conseguenza ne siete coinvolti): il mio pc e' caput! Ieri ci ho lavorato quasi tutto il giorno, ma ieri sera, pronta a darvi buone nuove sulla mia vita qua, il signorino proprio non e' partito... mi e' pure sembrato di aver visto qualche immagine strana prima della definitiva dead line, tipo un folletto che mi faceva maramao... no in realta' nulla di nulla, dopo aver premuto il pulsantino solo il nero dello schermo e il silenzio di una macchina che non parte :-(.

Ora scrivo dal pc della signora (che e' collocato nella sua camera da letto) e sto gia' pensando ad un piano B che compensi questa grave perdita... mi sento persa, mi sembra di essere isolata senza internet, di non avere piu' il legame con il resto del mondo e soprattutto con voi... aiuto! Non abbandonatemi sola in mezzo agli USA, ok?

Spero di darvi presto notizie migliori!

Un abbraccionissimo

martedì 17 febbraio 2009

In velocita':

- domenica sono stata a passeggio per central park, una vera figata!
- ieri sera sono stata alla presentazione della Innovation valley all'istituto italiano di cultura sulla Park Avenue, un'altra mega figata!

Altro che mordere la grande mela, me la sto divorando!

Non mi sono dimenticata di voi!

Buon giorno carissimi lettori!

Scusate la lunga assenza, ma giuro, non mi sono dimenticata di voi!
Presto saro' di ritorno con tante foto e aneddoti!

Un abbraccione :)

venerdì 13 febbraio 2009

Non mi smentisco mai

Eccomi di nuovo qua per raccontarvi cosa mi è capitato (di veramente tipico della mia vita) il mio primo giovedì sera newyorkese.

Avevo appuntamento con Gianluca (ragazzo forlivese conosciuto via facebook mai incontrato prima, solo scritto) al Lil' Frankies, un ristorante italiano sulla 1st Ave. per partecipare ad una serata dedicata a chi ama parlare in italiano (è un gruppo di persone di diverse nazionalità che per un motivo o per un altro parlano italiano e che ogni tot si incontra). Serata molto piacevole passata a suon di pizza e animata discussione "usi e costumi delll'italiano medio vs apertura mentale", io e gianluca da una parte, alan from San Benedetto del Tronto dall'altra.
- e fin qui nulla di strano (almeno non troppo) -
A fine serata, poco prima di salutarci, Juan, l'organizzatore dell'evento, comincia a raccontare di questi suoi amici italiani che avevano aperto una piadineria a nyc, di quanto erano stati pazzi ad arrivare fin qua senza sapere l'inglese, di quanto però le cose gli stiano andando bene al punto che devo aprirne una seconda, etc, etc... ma non era lo stesso Giovanni, ex collega di una mia amica, che io avevo contattato, non più tardi di novembre, per sapere se aveva bisogno di un'aiutante? Quanto è piccola NY!

Bacci

Prima di continuare

...vi vorrei ringraziare tutti per l'affetto che mi state già dimostrando dopo solo pochi gg dalla mia partenza... vorrei avere il tempo per rispondere singolarmente ad ognuno di voi, ma ancora per ora non riesco, ma vedrò di farlo pian piano nei prox gg :-)

mercoledì 11 febbraio 2009

...dimenticavo...

Oggi pomeriggio sono stata finalmente nella city... gente che emozione! Mi ci sento proprio come nelle mie mutande in questa citta'!
A dirla tutta e' come se nell'estate del 2006, quando ero qua in vacanza, avessi rimasto un conto in sospeso con questa citta' e ora lo sto saldando in pareggio... mi spiego meglio. L'altra volta io avevo perso, non avevo avuto quello che mi aspettavo perche' non ero abbastanza forte e non ero pronta a saperla cogliere per quello che e' (come ben saprete in amore si accetta tutto dell'amato, il bello e il brutto); ora invece sento che gia' ho il mio compenso, ora so di amare questa citta' e penso che riusciro' a coglierne la parte piu' frizzante, viva e stimolante.
NY, sono tua!

Incrociate le dita affinche' questa sensazione non venga smentita da un qualsivoglia imprevisto :-)

Ma arriviamo ai dettagli...

Premesso che ho accettato l'offerta della signora, vorrei raccontarvi dove sono capitata.

Forse non vi ho detto che la signora, che d'ora in poi chiamero' Marisa (per una vaga somiglianza con Marisa Laurito anche se siciliana e non napoletana), e' una cantante lirica; come spesso accade per le persone che hanno una spiccata personalita', la casa riflette lo stile che uno si sente proprio, ed essendo Marisa una di queste persone, casa sua, ovvero la mia attuale dimora, riflette in pieno il suo essere cantante di cotante opere: preziosita' dei materiali quali la radica, ricchezza di ornamenti quali pizzi e merletti, abbondanza di mobili quali poltrone con poggiapiedi non utilizzati so non dal gatto. E' veramente incredibile quello che sto vivendo: dalla finestra osservo il moderno skyline della city, ma intorno a me c'e' una casa che parla di altre epoche e che in tanti piccoli dettagli ripercorre la storia delle famiglie americane, dagli anni 50 stile Happy Days, fino ai giorni nostri. Forse per riuscire ad essere sintetica non sono stata abbastanza esauriente, ma appena riesco vi mando alcune foto cosi' tutto sara' piu' chiaro.

Continuo ad abbracciarvi :-)

martedì 10 febbraio 2009

...ho gia' vinto

Carissimi/e
finalmente riesco a mandarvi informazionii dettagliate su quello che mi sta succedendo oltre oceano.

Il viaggio e' andato molto bene, gli aerei puntuali e nessuna turbolenza.
Sono partita dall'Italia godendomi un'alba mozzafiato che dipingeva il cielo striato da nuvole plumbee di rosso carminio e sono arrivata a ny nel primo pomeriggio ora locale con un caldo sole quasi primaverile (ovviamente a londra pioveva).
Mi ci sono poi volute ben 2 ore per andare dall'aeroporto fino a destinazione dalla signora che mi ospita, ma il viaggio e' stato inaspettatamente molto emozionante... osservando prima la periferia, poi lo skyline ed infine gli imponenti grattacieli un pensiero dal profondo delle mie viscere e' sorto spontaneo: io ho gia' vinto! Si' perche' non vi nego che la paura che questa avventura si rivelasse un vero e proprio flop mi e' balenata non poche volte e ancora e' presto per fare qualsiasi tipo di prognostico, ma sapete che vi dico? Non importa quel che sara', io ho gia' vinto per il solo fatto di essere qui! In questi mesi, quando raccontavo che sarei partita, si', ci credevo e si', avendo comprato il biglietto sapevo che sarebbe successo, ma nel profondo, deep inside of me, pensavo che un qualsiasi evento (anche non dipendente da me) me lo avrebbe impedito... e invece no! Sono qui! Proprio a NY! Evviva!
No, beh, ecco... mi tocca fare una puntualizzazione... ad essere sinceri ny per ora la vedo solo dalla finestra di camera mia, ma domani andro' (FINALMENTE) in the city e me la godro' piu' che posso! Sempre per essere precisi e per raccontarvi tutto, ma proprio tutto, la signora che mi ospita mi ha proposto una sorta di locazione alla pari: io lavoro per lei 4 ore al giorno, e lei mi da vitto e alloggio gratis. Voi che dite, accetto? Boh, per ora sono in ballo, poi vediamo come va... nel frattempo andro' un po' in giro.

C'est tous mes amis.
Je vous embrasse.

ps ho ammazzato il tempo della traversata a suon di film e per la cronaca ho visto una commedia con Meg Rayan che per riscattarsi dal tradimento del marito si mette a fare la stilista, e il film che racconta la storia di Edith Piaf... scesa dall'aereo canticchiando "la vie en rose" gia' pensavo alla mia prima sfilata :-)

domenica 1 febbraio 2009

- 8

Signori e signore ben ritrovati!

Sono lieta di annunciarvi che è ufficialmente iniziato il countdown e al momento siamo a - 8 gg dalla partenza, - 7 gg dalla dipartita dalla mia casetta, - 0 gg dalla fusione del mio cervello. Seriamente parlando alla fusione ancora non ci sono arrivata, ma se non comincio a dormire un po' di più, la prima settimana a NY la passerò a dormire. Qualcuno saprebbe consigliarmi qualche rimedio della nonna efficace?

Vi abbraccio

martedì 13 gennaio 2009

Eccomi qua!

...anzi no, in realtà devo ancora partire... per "qua" intendevo "qua nella rete"... et voilà, les jeux sont faites, rien ne va plus! Allacciate le cinture, si parte!