lunedì 30 marzo 2009

Ho una faccia da grande schermo

Qua continuano a dirmi che assomiglio ad attrici famose oppure mi chiedono in quale trasmissione mi hanno giá visto... sará mica un segno del destino che mi sta dicendo di darmi al cinema? Ci manca solo che mi venga la malsana idea di darmi alla recitazione e siamo a posto, altro che crogiuolo di idee, vado in corto circuito per le troppe idee!

Dai grandi schermi newyorkesi
ponta a firmare autografi

vostra Miss

domenica 29 marzo 2009

Domenica di riflessioni

Dopo la coolissima festa di ieri sera a Brooklyn che mi ha "costretto" ad una ritirata in tarda nottata, se non addirittura in quasi mattina, speravo di riuscire a dormire fino a mezzogiorno, ma una telefonata mi ha svegliato alle 9:30, e i programmi per la domenica di riposo e solitudine si sono modificati in una domenica di trasferta nel New Jersey e mondanitá. Nell'intento di riuscire a recuperare le forze per la trasferta (per intenderci la durata media della trasferta é di un'ora e mezza, a bordo di due subway e un autobus) sono tornata a letto e mi sono addormentata; mi hanno svagliato un'ennesima telefonata e a seguire la visita a sorpresa della sorella di Penny con fidanzato... insomma di dormire non se ne parlava!
Finalmente a pomeriggio sono riuscita ad essere sola e a svincolarmi da ogni impegno se non quello preso con me stessa: dormire! In realtá avevo bisogno anche e soprattutto di raccogliere le idee e la forza mentale per afforntare le scelte che mi si stanno prospettando... manca poco al mio rientro e l'ansia di non riuscire a creare un qualsiasi appiglio per il mio ritorno qui a New York sale ed é assai pressante. Sapevo che sarebbe stata dura, ma non avevo idea del come sarebbe stata dura e delle problematiche che avrei dovuto affrontare. Per ora i nervi sono ancora abbastanza saldi, e diciamo che le sto escogitando tutte per non farmi soppraffare da quest'ansia, dai fiori di Bach, al trattamento dei miei punti energetici, al partecipare ad eventi mondani che puoi trovare solo qua... insomma ce la sto mettendo tutta per non soccombere!

Vorrei essere "de fero"
vostra Chiara

giovedì 26 marzo 2009

Rodny

Forse non vi ho detto che questa settimana ero a casa da sola perché la mia coinquilina é andata a trovare i suoi genitori nel Massachussetts. In realtá tutta sola non ero, con me c'era Rodny. Rodny é un gatto di circa 7 kili, di 11 anni di etá, con abitudini piú da animale simbiotico che da gatto. Mi spiego. Quando Penny si sistema sul divano lui poltrisce sopra di lei, ovvero le si accovaccia addosso o in braccio, in una posizione piuttosto che un'altra; bene, considerando che Penny ora é disoccupata e sta quasi sempre in casa, e considerando che Penny fa tutto sul divano, pranza, cena, controlla le email con il portatile, parla al telefono, eccetera, é facile intuire che questo gatto passa la maggior parte del suo tempo a stretto contatto con la sua padrona. Un caso raro di felino che vive in simbiosi con un essere umano.
Ovviamente tutto il menage del prendersi cura di Rodny in questa settimana é toccato a me, peccato peró che io non stia tutto il giorno sul divano e che non possa continuamente fargli le coccole. Voi non potete immaginare quanto testardo, insistente e prepotente riesca ad essere un gatto, che pur di raggiungerti impara a balzare sopra gli sgabelli vintage, che quando ti é in braccio e tu lo stai accarezzando con una mano, con la testa cerca il contatto con l'altra, che tutte le volte che vai in cucina miagola dalla fame come se fossero giorni che digiuna e se non gli dai qualche crocchetta ti segue lamentandosi, insomma, la mia pazienza sta raggiungendo il limite! Soprattutto considerato che l'altra notte mi ha svegliato a suon di miagolii alle 3:45 e stamattina alle 6:30 e finché non mi sono alzata per dargli da mangiare non mi ha dato tregua!

Sull'orlo di una crisi di nervi
vostra miss

martedì 24 marzo 2009

Rendetemi onore

Se googleate "Imola in musica", cliccate sulla home page e andate a fondo pagina, troverete un video... guardatelo fino in fondo e prestate molta, ma molta attenzione alle immagini... é sangue del mio sangue!

Grazie!

ps un grazie particolare ad Andrea Mantovani che ne ha curato il montaggio e al mio papi che mi ha dato l'occasione per realizzarlo

La mia prima volta

Questa sera all'imbrunire, mentre uscivo dalla metro, linea F, alla fermata West 4, con lo sgardo attento ad individuare il cinema in cui avevo appuntamento per andare a vedere Gomorra, ho visto il mio primo attore famoso! Mi é passato davanti, a poco piú di un metro, e d'ístinto mi é venuto di seguirlo per controllare che fosse proprio lui... sono stata fermata dalla telefonata dei miei amici che mi chiedevano che fine avessi fatto... stavo andando dalla parte opposta del cinema :-P... la carta d'identitá perció non gliel'ho potuta controllare, ma i miei occhi non mentono e sono sicura fosse lui. Il nome non ve lo so dire, ma se non vado errando faceva il venditore di armi in Man in black (sí, insomma, era un attore di cinema, ma non proprio famosissimo).

Paparazzamente vostra
Chiara

ps Gomorra mi ha fatto venire il mal di pancia, sono troppo sensibile per vedere film del genere... :-(

lunedì 23 marzo 2009

Americanata

Oggi al market ho comprato qualcosa che nessun altro italiano si sognerebbe mai di acquistare: ravioli in scatola. Sí, sí, avete letto bene, ravioli in scatola. Prendete una latta come quella dei pelati, riempitela con 8 ravioli di carne e un sugo rosso sempre a base di carne, applicatevi un'eticchetta con l'immagine rassicurante del tal Chef Boyardee e quella invitante di un raviolo sezionato, ed ecco pronti i ravioli in scatola. Il tutto per la modica cifra di $ 1.79. E vi diró di piú, non erano neanche malvagi... ad essere sinceri il loro sapore non si avvicinava molto ai nostri ravioli, assomigliavano di piú ai ravioli cinesi, ma si lasciavano mangiare ed erano molto gustosi.
La prossima volta penso prenderó le lasagne in scatola - del resto dovró pur provare cosa offre il mercato, no?

Sempre piú avezza ai gusti americani
vostra Chiara

domenica 22 marzo 2009

E' ufficiale

Non sembro italiana!
Ieri in piscina mi hanno chiesto se sono inglese, l'altro giorno da B&H (negozio di computer, macchine fotografiche e quant'altro) mi hanno dato della francese, stasera della russa. Insomma, tutto tranne che italiana. Sará per il colore giallo taxi deii miei capelli?

Dalla Russia con furore
Kiara

Tra un camerino e l'altro

Oggi (sabato) mi sono trovata con Natalie prima per un giro nei negozi prima della chiusura (qui chiudono alle 21), poi per la cena e una bevuta in un bar (qui per bar si intende un locale con la musica in cui non si paga l'ingresso). Poiché Natalie doveva aggiornarmi sul suo appuntamento di giovedí, siamo entrate in argomento uomini quasi subito, tra una canotta e una minigonna nel camerino di prova. Sono rimasta stupita: dopo serie e serie di sex and the city, pensavo che le Samanthe fossero molto piú diffuse qui a New York e invece mi é stato chiesto se fosse o no conveniente baciare un ragazzo al primo appuntamento. Wow! Che bello sfatare i luoghi comuni! (ricordati che il mondo é bello perché é vario vs chiara - 1-0)

Aloa!

venerdì 20 marzo 2009

Bando allo spreco?

Nel paese dell'abbondanza, in cui tutto é di dimensioni maggiori rispetto all'Italia, anche fare la spesa assume proporzioni extralarge. Quindi succede che al supermercato la confezione da 12 uova costa in proporzione meno di quella da 6, che se compri 2 scatole di cornflakes dello stesso tipo ogni scatola ti costa meno che se comprate singolarmente e che se prendi due confezioni di zuppa in scatola, la terza te la regalano. La persona singola é quindi portata a comprare quantitativi di merce superiore al suo fabbisogno. Ora, siamo d'accordo che se si parla di cibo in scatola o di confezioni di cibo asciutto la data di scadenza é di solito molto avanti nel tempo quindi presumibilmente si riesce a consumare il prodotto prima che possa andare a male, ma quello che mi domando é: possibile che per riuscire a risparmiare io, persona singola a cui piace la variazio anche nei cibi consumati, debba comprarmi quantitativi industriali di roba tutta uguale? E'davvero assurdo!

Variabilmente vostra
Chiara

giovedì 19 marzo 2009

Agli americani piace volare

Sto guardando i campionati di Cheerleading: che salti e che acrobazie! Sono veramente ad un livello superiore! Per noi le cheerleader sono solo delle ragazzette svampite e sciocchine... sará anche vero, non lo so, ma atleticamente parlando hanno varamente una preparazione sorprendente! Da notare che non sono tutte ragazze, ma c'é anche un cospicuo numero di ragazzi stile Mastrolindo che le fanno volteggiare e roteare. Wow, cose dell'altro mondo!

Datemi una C
Datemi una H
Datemi una I
...

Inventiva e creativitá

Forse non sapete che la luce che entra al mattino presto da una finestra senza tapparella, mi sveglia e non mi fa piú riprendere sonno. Qui in America le tapparelle non sono ancora state inventate e le finestre vengono oscurate con smilze veneziane o drappeggi di ogni genere e modello. La mia attuale finestra é per l'appunto dotata di una tenda in toulle lilla (per chi non lo sapesse il toulle é un materiale semitrasparente - quello con cui vengono fatti i tutú delle ballerine di danza classica) e i ripetuti risvegli all'alba mi hanno obbligato ad escogitare un modo per oscurare il piú possibile l'apertura.
La soluzione piú veloce ed economica é stata prendere 3 sacchi neri dell'immondizia e unirli con dello scotch, ma questo marchingegno non si é rivelato del tutto funzionale, poiché per poter far luce dovevo staccare sacco per sacco e ricomperre il tutto arrivata a sera. La soluzione ottimale si é in fretta prospettata: é da ieri che cucio in lungo e in largo la versione definitiva del cappello per il corso di accessori che sto facendo... 3 gasgatura anche ai miei tre sacchi ed ecco pronta una splendida tenda in materiale innovativo e moderno! Che genio!

La vostra attacca pezzi
Chiara

lunedì 16 marzo 2009

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123 prova

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123 prova

...ieri avevo scritto un bellissimo post ed é sparito! Non c'é piú! Ma come é possibile?

123 prova

Questo post é di sola prova per vedere se il post che ho appena scritto e pubblicato compare o se se l'é mangiato la rete :)

Pioggia su di me

Questa mattina, al ritorno da un ennesimo colloquio, le prime lacrime di questa avventura hanno solcato le mie guance. Ma non vi allarmate, erano lacrime di gratitudine e di gioia! Sí perché pensando a quanto questo viaggio si sta dimostrando impervio, non ho potuto far a meno di pensare a quanto allo stesso tempo mi stia dando e a quanti insegnamenti stia pian piano accumulando; la mia mente ha incominciato poi ad elencare tutte le persone incontrate che pur conoscendomi da poco mi incoraggiano, mi stimolano e hanno fiducia nella mia riuscita, e il passaggio a tutti voi é stato immediato e piú pensavo ai volti delle persone e piú mi saliva il magone, e piú saliva il magone, piú le lacrime arrivavano agli occhi e solcavano le mie guance... quindi piangevo ma con il sorriso sulle labbra... mi sentivo come se avessi appena vinto un oscar, fossi sul palco stringendo tra le mani la statuetta d'oro e dovessi fare un discorso di ringraziamento... e fondamentalmente non ho ancora combinato nulla... cosa faró quando cominceranno ad infilarsi le cose? Fiumi di lacrime? Se arriva un' onda anomala dalle vostre parti sapete che é colpa mia :).

Umidamente vostra
Chiara

Jeanne Marine

Vi prego di googleare il nome del titolo di questo post e di notare quale incredibile somiglianza accomuna la sottoscritta con l'attrice in questione (era la dama di compagnia di Sophie Marceau in Braveheart).
La nota buffa a questa scoperta é che mi ha fatto notare la somiglianze il barista di un locale qui ad Astoria... o Braveheart é il suo film preferito e se lo é guardato quelle 60 volte oppure ha davvero una memoria de fero!

La vostra Jeanne
(io peró sono piú carina, vero? lei ha gli occhi da triglia)

domenica 15 marzo 2009

Emozionando

Scusate se mi sono assentata cosi' a lungo, ma ho avuto giornate impegnative ed impegnate allo stesso tempo... cerchero' di farvi una sintesi ordinata (per quanto mi e' possibile).

Giovedi' sera e' stata una serata all'insegna dell'oriente: io e Penny abbiamo raggiunto i suoi ex-colleghi in un locale dell'East Village, il Forbidden City (la citta' proibita) per una bevuta dopo lavoro. Con mia grande sorpresa la maggior parte di loro era di origine orientale, ovviamete c'erano tanti tipi di oriente ed alcuni erano mixati (Phill ad esempio e' asiatico-jamaicano), percio' mi sono ritrovata a parlare tutta sera con ragazzi orientali (si', tutto il mondo e' paese ed anche qui succede che se una ragazza nuova arriva in un gruppo misto uomini/donne, le donne la snobbano, mentre gli uomini le parlano): e' stato davvero molto istruttivo! Non so se e' dipeso dal fatto che erano orientali e quindi abituati a vedere il mondo in un altro modo, o se semplicemente erano persone acculturate abituate a porsi domante, ma mi hanno mostrato nuove prospettive su svariate questioni. Ad esempio, a proposito del mio lavoro da architetto, Mark mi ha chiesto "...ma a cosa serve l'intervento di un architetto se tanto quando costruisci devi seguire delle regole e non puoi fare quello che vuoi?" ottima osservazione, direi. Ancora, Dark mi ha motivato i suoi 7 tatuaggi spiegandomi che sono una cosa che nessuno potra' mai portargli via... ti possono portare via tutte le tue cose, anche i figli nella peggiore delle ipotesi, ma i tatuaggi no, sono parte di te. Viva l'oriente e la diversita' di punti di vista!

Venerdi' era proprio venerdi'13! Sono stata in altri posti in cerca di lavoro, ma la ricerca e' stata per l'ennesima volta vana e il mio morale e' sceso drasticamente sotto il livello delle scarpe... vi dico solo che per ricaricarmi a pomeriggio ho dormito per ben 3 ore! Per fortuna la festa al museo di scienze naturali ha sollevato le sorti di questa pessima giornata! Per la cronaca: bella location, bella gente, pessima musica.

Sabato sera che sera! Mi dovevo incontrare con Natalie, una amica di amici conosciuta a New York nell'estate 2006, quando ero qua in vacanza. L'ho raggiunta a casa, perche' doveva finire di prepararsi e insieme siamo andate al "R Bar", un locare su Bowery Avenue, dove una sua amica festeggiava il compleanno. Il locale si presentava esternalmente molto anonimo, grande insegna luminosa ma vetrine oscurate da tende, uno di quei posti che noti solo perche' c'é la fila per entrare, ma dentro l'atmosfera era veramente caliente. Oltre ad esserci una temperatura da caldo pomeriggio d'estate che ti portava istintivamente a spogliarti (signore, mettere in mostra la mercanzia, prego), c'erano luci soffuse, i colori scelti per gli arredi erano il rosso e il nero e, udite udite, postazioni per la lap dance al posto dei tavolini nella zona "privé" del locale. Ma la cosa piú divertente della questione é che ad usare i pali non erano ballerine professioniste come le nostre cubiste, ma bensí la clientela comune con le sue forme imperfette, con le sue minigonne che si alzavano, con la sua voglia di divertirsi. Signori e signore ho scoperto che la lap dance viene d'istinto senza bisogno di alcuna scuola o preparazione a tutti coloro a cui piaccia ballare e che abbiano un minimo di senso del ritmo (altrimenti io ero ad un party di lapderncer e non me ne ero accorta). E' quasi scontato dirvi che anche la sottoscritta non e' stata da meno, e che quando le hanno proteso una mano per farla salire non si é certo tirata indietro. Signori che gusto e che divertimento, io e il palo? Una cosa sola! Devo solo imparare ad arrampicarmici fino in cima! Ottimo, ora posso anche cercare lavoro come lapdancer... Yeah! Verso l'infinito e oltre!

Un abbraccio a 100 gradi Farenheit
Clarita

mercoledì 11 marzo 2009

Robin Cappuccio

Quando vi dico che qui ogni giorno imparo cose nuove dovete credermi! Oggi per esempio ho scoperto che la parola HOOD significa cappuccio e che percio' Robin Hood, il principe dei ladri che rubava ai ricchi per donare ai poveri, non era altro che Robin Cappuccio... non ci volevo credere che un nome cosi' fiabesco, misterioso e altisonante avesse una cosi' banale e poca fantasiosa traduzione... del resto se Cappuccetto Rosso aveva quel nome dal mantello che portava, era logico e ovvio pensare che anche Robin Hood prendesse il nome dal suo abbigliamento... viaggio sempre troppo con l'ímmaginazione io :-) .

Avanti fido compare, in marcia!

martedì 10 marzo 2009

Suggerimento (che rivolgo soprattutto a me stessa)

Oggi, sui marciapiedi di Manhattan, ho incrociato un ragazzo con una Gerbara rosa salmone in mano e ho cominciato a fantasticare sulla storia di quel dono, a chi la stesse portando, per quale occasione speciale, se fosse stata o no una sorpresa. E mi e' venuta voglia di fermarmi a comprare un fiore per regalarlo a qualcuno, cosi', senza alcuna ragione in particolare, solo per il gusto di fare una sorpresa a qualcuno e di vedere quel qualcuno felice del pensiero. Quand'e' stata l'ultima volta che avete regalato un fiore?

Breaking news

Signori e signore
La Missbenni Corporation & Friends e' lieta di annunciare che la vostra amica e compagna di avventure ha ottenuto il certificato di bartender (per il pubblico italiano "barista"). Dopo due giorni intensivi di corso e pratica dietro ad un banco di prova, esercitandosi nel preparare i piu' comuni coctail, short e long drink che il pubblico americano preferisce, si e' guadagnata questo titolo ufficiale che le aprira' le porte dei migliori locali newyorkesi. Sara' solo un ennesimo fuoco di paglia o sara' l'asso nella manica che le consentira' di trovare il lavoro giusto, nel posto giusto, con lo stipendio giusto? Continuate a seguirci e lo scoprirete!

lunedì 9 marzo 2009

Qualcosa bolle in pentola

Nel mentre che faccio esplodere cio' che bolle in pentola devo chiedervi un consiglio:
che caratteristiche e' bene che abbia un notebook da 8.9/10 pollici di schermo? Vi prego, datemi piu' dettagli possibili considerando che mi deve servire per scaricare foto, mandare mail, navigare in internet e poco piu'.

Confusa ma felice
Vostra missbenni

domenica 8 marzo 2009

Gag metropolitana

Sabato pomeriggio al rientro dall'innaugurazione a Brooklyn, in vista della preparazione delle lasagne, mi sono fermata a comprare gli ultimi ingedienti ed attrezzi tra cui il matterello per tirare la sfoglia. Salita sulla metro, accusando segni di stanchezza, non riesco a fare a meno di sedermi e mi sistemo comodamente con la borsa di carta del supermarket a terra tra i miei piedi; alla fermata successiva sale un ragazzo di colore molto alto, jeans, maglia bianca, scarpa da ginnastica nera e una collana di perline di stagnola verde al collo; dopo aver salutato il suo amico sceso da li' a poche fermate, si siede di fronte a me; i nostri sguardi si incrociano un paio di volte casualmente e distrattamente, fino a quando un pezzo di stagnola verde gli si ferma su una guancia e al successivo incrocio di sguardi gli faccio segno di controllarsi; questa complicita' da il via ad un dialogo conoscitivo del tipo "vai a far serata nel Queens, abiti nel Queens, etc." che arriva alla domanda "cos'hai comprato di buono da Whole Food?"... io che faccio? Tiro fuori dalla borsa il matterello! A quel punto stavano ridendo anche il ragazzo che era seduto di fianco a me e la signora che era seduta di fianco a lui. Ovviamente poi ho spiegato che avrei preparato le lasagne :-).

Certe cose succedono solo a NY, non credete?

Sempre pronta a dare spettacolo
Vostra missbenni

Cominciamo a ragionare

Dopo quasi un mese in questo paese, nella citta' che non dorme mai, finalmete posso dire di aver avuto un week end ricco di eventi mondani, cose da fare, persone da incontrare. Era ora!
Le uscite non sono state tutte del tutto esileranti, ma come si dice dalle mie parti "piuttost che gnint, l'e' meigl piuttost" (piuttosto che niente, e' meglio piuttosto). Ovviamente, avendo voluto strafare, ho sottratto ore preziose al mio sonno, ma vedro' di recuperare nei prossimi giorni.

Voti e dettagli
ven sera: concerto indi rock in un locale molto, ma molto alternativo (pensate al DOM di Faenza ma molto piu' sfattone, molto piu' piccolo, molto piu' pieno di roba) nella bassa Brooklyn, una delle zone di NY piu' brutte che fin'ora avessi visto, sia per la gente che per il posto in se' - location 4, intrattenimento 5+ (il piu' e' per la birra che mi hanno offerto);
sab pom: innaugurazione della mostra di un'artista italiana in un'altra zona di Brooklyn, molto piu' interessante e particolare con successiva sosta nei negozietti limitrofi (giuro, ho solo curiosato) - location 8, intrattenimento 9
sab sera: uscita con Penny (la mia coinquilina), sua sorella e un loro amico che ci ha fatto da autista in giro per locali qui ad Astoria - location 7 (ho dovuto fare una media tra i diversi posti), intrattenimento 8 (ho finalmente dato sfogo alla mia indole ballerina, yeah!)

Aggiungo: tra sabato tardo pomeriggio e domenica mattina ho fatto anche le lasagne... sono venute bene, peccato che i nostri ospiti abbiano dato buca perche' troppo affamati per aspettare che io tornassi da casa di Adua! Bisogna insegnare a questi americani che se non si puo' bidonare un invito a cena per il quale la padrona di casa cucina pasta fatta in casa! Ora ci troviamo con due pirofile di lasagne... e chi se le mangia? Tocchera' metterle in freezer speransdo che quando le scongeleremo non saranno da cestinare! Mah!

Un bacio alla noce moscata

giovedì 5 marzo 2009

Voglio dedicare questo post...

...a mia zia Daniela, che da poche ore non c'e' piu'.
So che il tema di questo blog sono le mie avventure oltreoceano e che questa notizia non vi riguarda e probabilmente non vi interessa, ma non potendo essere li' di persona a stringermi nel dolore della mia famiglia lo faccio via etere rendendo partecipi anche voi.
Vi prego, non smettete mai di dimostrare il bene che volete a chi vi sta intorno con attenzioni, gesti di affetto e simili, perche' quando non ci saranno piu' potreste rimpiangere di non averlo fatto prima.

Ciao zietta, buon viaggio.

Pensieri e parole

Alla ricerca di un lavoro che c'e' ma non si fa trovare mi sento una trottola, e la mente ruota con il corpo in un vortice che alle volte mi lascia senza fiato, alle volte mi fa battere il cuore all'impazzata. Cerco di non perdere la pazienza e di non farmi sopraffare dall'ansia nella speranza che questo roteare prima o poi cessera' e che alla fine potro' raccogliere i frutti di quel che ho seminato.

Un abbraccio

martedì 3 marzo 2009

Vana ricerca

Un'altra giornata e' passata nella vana ricerca di un lavoro: vuoi perche' c'e' crisi, vuoi perche' la stagione non invita ad uscire, i ristoranti in cui sono andata oggi, qui ad Astoria, non necessitano di nuovo personale. Signori si fa dura e il mio cervellino e' gia' in fibrillazione alla ricerca di che lavoro posso inventarmi per sopravvivere in questa giungla. A dirla tutta qualche idea mi e' gia' venuta... potrei fare pasta fresca su commissione (per la cronaca questo week end mi cimentero' nella preparazione di lasagne verdi su richiesta di Penny, la mia coinquilina, e avremo come ospiti sua sorella e il suo migliore amico... se vengono bene potrei aprire un'attivita'... vi tengo aggiornati) oppure potrei fare la dog-sitter, beh insomma anche se l'ansia comincia a farsi sentire, non demordo e terro' duro finche' non le avro' provate davvero tutte (ovviamente si sta parlando di cose legali). Mi raccomando, se vi vengono idee non esitate a comunicarmele.

Vi abbraccio

ps oggi per la prima volta, andando in giro per la citta', ho avuto freddo! Penso ci fossero tipo zero gradi Fareneit che sono circa -15 gradi Celsius (!!!!!!!!!!!) - aiuto

lunedì 2 marzo 2009

Let it snow

Oggi qui a ny calma piatta; ci siamo svegliati circondati da neve, fa molto freddo e la citta' e' tutta rallentata, anche le scuole sono chiuse. Ho fatto qualche foto qui nei dintorni, domani provo ad andare fino a central park, poi pubblico tutte le foto insieme.

freezed kisses

domenica 1 marzo 2009

Mi sono sbagliata di nuovo :)

Il caffe' del libro di Fabio Volo si chiama DOMA, ma leggendo la scritta al contrario dall'interno del caffe' si legge AMO(D).

Mancavano solo i fuochi d'artificio

Come sapete dal precedente post oggi e' stata giornata di trasloco... ma che trasloco!
Avevo programmato di utilizzare i mezzi di trasporto pubblici (autobus fino a Manhattan, poi subway), ma Marisa mi ha convinto a prendere un taxi, 70 dollari piu' mancia e passa la paura! Dovete sapere che qua a NY ci sono due reti di trasporti, una legale, pubblicizzata, sicura in cui lavorano cittadini americani, l'altra non del tutto legale, conosciuta da tutti anche se non pubblicizzata, non del tutto sicura e in cui lavorano immigrati forse anche senza permesso di soggiorno. Fatto sta che il taxi che mi e' venuto a prendere (lo ha chiamato Marisa contrattando per me il prezzo) faceva parte del secondo gruppo (e qui si spiega il perche' del prezzo trattabile) e vi lascio immaginare che roccambolesta traversata sia stata! La macchina, anche se non propriamente vecchia, riportava percepibili danni ad ammortizzatori, sospensioni e qualcosa legato al gruppo ruote (i lor signori scuseranno la mia piu' totale ignoranza in materia), tante' che ogni volta che aumentava la velocita' sembrava che perdere di stabilita' e ad un'ennesima curva a sinistra la macchina ha pure cominciato a partire di culo (devo riconoscere la bravura del taxista nel riuscire a tenere la macchina ed evitare il testa-coda).
Il taxista, di un non identificato paese sud americano (peru'? messico?), ha dimostrato davvero poca professinolaita', ovvero nessuna cura per i miei bagagli che sono stati malamente sassati nel bagagliaio ignorando la logica legge della natura secondo cui se un corpo rigido viene bruscamente appoggiato su di uno morbido il primo potrebbe danneggiare il secondo, e conoscenza approssimativa della strada da fare per arrivare nel Queens (abbiamo dovuto affiancare un taxista newyorkese per chiedere delucidazioni)... e per fortuna che in borsa avevo ancora la mappa di google con le indicazioni della casa altrimenti a quest'ora stavamo ancora girovagando per Astoria!
Vabbeh! L'importante e' che sono sana e salva nella mia nuova casa e che nulla si e' rotto nel mio borsone!

Au revoir!

A chi ha letto l'ultimo libro di Fabio Volo: oggi pomeriggio ero in giro per downtown e non solo mi sono presa un cupcake da Magnolia, ma sono passata davanti al caffe' da cui ha fatto la foto della copertina del libro, il DAMO... che bello vivere i luoghi di una storia letta!