domenica 1 marzo 2009

Mancavano solo i fuochi d'artificio

Come sapete dal precedente post oggi e' stata giornata di trasloco... ma che trasloco!
Avevo programmato di utilizzare i mezzi di trasporto pubblici (autobus fino a Manhattan, poi subway), ma Marisa mi ha convinto a prendere un taxi, 70 dollari piu' mancia e passa la paura! Dovete sapere che qua a NY ci sono due reti di trasporti, una legale, pubblicizzata, sicura in cui lavorano cittadini americani, l'altra non del tutto legale, conosciuta da tutti anche se non pubblicizzata, non del tutto sicura e in cui lavorano immigrati forse anche senza permesso di soggiorno. Fatto sta che il taxi che mi e' venuto a prendere (lo ha chiamato Marisa contrattando per me il prezzo) faceva parte del secondo gruppo (e qui si spiega il perche' del prezzo trattabile) e vi lascio immaginare che roccambolesta traversata sia stata! La macchina, anche se non propriamente vecchia, riportava percepibili danni ad ammortizzatori, sospensioni e qualcosa legato al gruppo ruote (i lor signori scuseranno la mia piu' totale ignoranza in materia), tante' che ogni volta che aumentava la velocita' sembrava che perdere di stabilita' e ad un'ennesima curva a sinistra la macchina ha pure cominciato a partire di culo (devo riconoscere la bravura del taxista nel riuscire a tenere la macchina ed evitare il testa-coda).
Il taxista, di un non identificato paese sud americano (peru'? messico?), ha dimostrato davvero poca professinolaita', ovvero nessuna cura per i miei bagagli che sono stati malamente sassati nel bagagliaio ignorando la logica legge della natura secondo cui se un corpo rigido viene bruscamente appoggiato su di uno morbido il primo potrebbe danneggiare il secondo, e conoscenza approssimativa della strada da fare per arrivare nel Queens (abbiamo dovuto affiancare un taxista newyorkese per chiedere delucidazioni)... e per fortuna che in borsa avevo ancora la mappa di google con le indicazioni della casa altrimenti a quest'ora stavamo ancora girovagando per Astoria!
Vabbeh! L'importante e' che sono sana e salva nella mia nuova casa e che nulla si e' rotto nel mio borsone!

Au revoir!

A chi ha letto l'ultimo libro di Fabio Volo: oggi pomeriggio ero in giro per downtown e non solo mi sono presa un cupcake da Magnolia, ma sono passata davanti al caffe' da cui ha fatto la foto della copertina del libro, il DAMO... che bello vivere i luoghi di una storia letta!

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