Hei... eccomi di nuovo qua... scusate la lunga assenza, ma sono stata assorbita da 11 giorni consecutivi di lavoro intenso e ora sto cercando di raccogliere i pezzi.
La conclusione del tour de force è stata la sfilata, di cui spero abbiate visto le foto su facebook... bella esperienza, davvero bella... e finalmente ho assaporato l'emozione del dietro le quinte... bello... Ora rimangono tante domande nella mia mente, qualche certezza in più, ma anche tanta confusione... e di nuovo le domande su chi sono, da dove vengo, ma soprattutto dove sto andando hanno ripreso a martellarmi il cervello... e in questa città che non si ferma mai e che di continuo di manda input e stimoli, se non riesci a fare ordine in quel che ricevi rischi di perderti... signori vorrei poter concludere il post con una frase tipica della fine dei film tipo "e vissero felici e contenti" o "the end", ma qui non c'è fine, non c'è traguardo, ci sono solo tante tappe... è un po' come il giro d'Italia, ogni giorno un percorso, ogni giorno un vincitore, ogni giorno emozioni diverse... solo che in questa gara c'è solo un concorrente che vive tutto, nel bene e nel male, nella gioia e nel dolore, in malattia e in povertà, ora e per sempre...
vi abbraccio, oggi più malinconicamente del solito
vostra Chiara
- colonna sonora consigliata: "Hoppipolla" Sigur Ros -
Conosci anche tu missbenni? Vuoi sapere icchecombina a New York? Foto, racconti, aneddoti dalla grande mela e non solo ;-)
martedì 22 settembre 2009
martedì 8 settembre 2009
Kristina
Scusate, ma devo spendere due parole su questa persona perché voglio che sappiate con chi mi tocca di lavorare.
Kristina è l'assistente diciannovenne-o-giù-di-lì di Frank, lo stilista per cui sto facendo lo stage. A parte il fatto che per principio scoccia assai prendere ordini da una diciannovenne quando si è all'alba dei 32 anni, vorrei che capiate perché il mio inizio è stato duro per me e perché ancora oggi alle volte mi debba sforzare assai per non esplodere in uno sproliloquio di improperi.
Domenica 13 ci sarà la sfilata e quindi ora siamo tutti "in a rush" per arrivare a organizzare e sistemare tutte le cose che ci sono da fare prima del grande evento. Ora, io sono abituata a lavorare sotto pressione e di corsa, quindi la cosa non è per me un problema, quello che fa uscire dai gangheri è la disorganizzazione che ahimè in questa ditta vige abbastanza sovrana.
Considerate che al momento la nostra situazione è questa: Frank, lo stilista, presenzia al mattino per circa una mezzoretta, e lo si vede riapparire solo alla sera, Hector è disperso in terra straniera per problemi di visto, Kristina che dovrebbe coordinare tutto il da farsi dallo studio, si divide tra lavoro e lezioni al college. Ovviamente il telefono è zona ardente perché sia Frank da ovunque si trovi, che Hector da terre lontane chiamano continuamente per dare ordini o verificare dati. Nel noi soggetto ci siamo io, Nam Young (coreana), Basak (turca), David (venezuelano) e Mattew (canadese), tutti stagisti o aiutanti di fortuna. Quindi lavoriamo tutto il giorno a stretto contatto con Kristina, l'unica che si vede in studio... beh, ci vuole davvero della pazienza perché Kristina fa numeri del tipo:
Io: "Kristina, abbiamo problemi con l'apertura della porta, il pulsante del tiro non funziona."
Kristina: "Perché funzioni lo devi premere!"
- hai proprio ragione fino ad ora lo guardavo intensamente sperando che si premesse da solo -
Oppure: oggi era in giro, chiama in studio, io rispondo e mi chiede di raggiungerla per portarle una cosa; io stavo traducendo una mail urgente in italiano per Hector, perciò le dico che Nam Young sarebbe andata al posto mio - Nam Young mi ha poi riferito che nel viaggio di ritorno allo studio si è lamentata del fatto che io non ero andata perché stavo mandando mail, come se non fossi voluta andare per potermi fare gli affari miei - no comment.
Ancora: oggi ha trattenuto me e Nam Young un'ora in più, perchè ci ha detto solo alle 6 che c'erano da sistemare i tavoli per le prove del trucco, quando per più di una volta io le chiesto cosa ci fosse da fare e lei "Hold on, hold on (aspetta, aspetta)" - ...servi della gleba a testa alta...
Signori, se un paradiso c'è, io mi sto assicurando un posto tra le prime file, perché qui di pazienza bisogna averne veramente a palate!
Dalla fossa dei leoni
Gladiatore Claurus II
Kristina è l'assistente diciannovenne-o-giù-di-lì di Frank, lo stilista per cui sto facendo lo stage. A parte il fatto che per principio scoccia assai prendere ordini da una diciannovenne quando si è all'alba dei 32 anni, vorrei che capiate perché il mio inizio è stato duro per me e perché ancora oggi alle volte mi debba sforzare assai per non esplodere in uno sproliloquio di improperi.
Domenica 13 ci sarà la sfilata e quindi ora siamo tutti "in a rush" per arrivare a organizzare e sistemare tutte le cose che ci sono da fare prima del grande evento. Ora, io sono abituata a lavorare sotto pressione e di corsa, quindi la cosa non è per me un problema, quello che fa uscire dai gangheri è la disorganizzazione che ahimè in questa ditta vige abbastanza sovrana.
Considerate che al momento la nostra situazione è questa: Frank, lo stilista, presenzia al mattino per circa una mezzoretta, e lo si vede riapparire solo alla sera, Hector è disperso in terra straniera per problemi di visto, Kristina che dovrebbe coordinare tutto il da farsi dallo studio, si divide tra lavoro e lezioni al college. Ovviamente il telefono è zona ardente perché sia Frank da ovunque si trovi, che Hector da terre lontane chiamano continuamente per dare ordini o verificare dati. Nel noi soggetto ci siamo io, Nam Young (coreana), Basak (turca), David (venezuelano) e Mattew (canadese), tutti stagisti o aiutanti di fortuna. Quindi lavoriamo tutto il giorno a stretto contatto con Kristina, l'unica che si vede in studio... beh, ci vuole davvero della pazienza perché Kristina fa numeri del tipo:
Io: "Kristina, abbiamo problemi con l'apertura della porta, il pulsante del tiro non funziona."
Kristina: "Perché funzioni lo devi premere!"
- hai proprio ragione fino ad ora lo guardavo intensamente sperando che si premesse da solo -
Oppure: oggi era in giro, chiama in studio, io rispondo e mi chiede di raggiungerla per portarle una cosa; io stavo traducendo una mail urgente in italiano per Hector, perciò le dico che Nam Young sarebbe andata al posto mio - Nam Young mi ha poi riferito che nel viaggio di ritorno allo studio si è lamentata del fatto che io non ero andata perché stavo mandando mail, come se non fossi voluta andare per potermi fare gli affari miei - no comment.
Ancora: oggi ha trattenuto me e Nam Young un'ora in più, perchè ci ha detto solo alle 6 che c'erano da sistemare i tavoli per le prove del trucco, quando per più di una volta io le chiesto cosa ci fosse da fare e lei "Hold on, hold on (aspetta, aspetta)" - ...servi della gleba a testa alta...
Signori, se un paradiso c'è, io mi sto assicurando un posto tra le prime file, perché qui di pazienza bisogna averne veramente a palate!
Dalla fossa dei leoni
Gladiatore Claurus II
Il primo giorno non si scorda mai
Nonostante sia riuscita a dormire davvero poco la notte prima, mi sentivo riposata e carica di energie, tanto che la mia falcata agile e scattante mi ha portato ad arrivare qualche minuto in anticipo - poco male, mi sono guardata le vetrine intorno. La mia mise lavorativa prevede che io indossi tailleur e camicia, e non sapendo come fosse la situazione spogliatoi, sono andata già pronta con solo le scarpe da cambiare e la giacca da indossare - quanto ci si sente in carriera ad indossare abiti formali! Da non credere!
Ad ogni modo... il primo giorno è stato un concentrato di nozioni, appunti presi, giri per il negozio con catalogo alla mano per vedere e riconoscere i prodotti che avevamo, fare prove di come usare i due computer (qui non ci si salva, è tutto computerizzato ed ogni azione deve essere registrata nel database) e interrogazione finale (dalle 6 alle 7 quando oramai ero stremata) su tutte le procedure da seguire per le eventuali richieste dei clienti... insomma mi sento sotto esame, con la comodità però di poter consultare appunti o chiedere chiarimenti in caso di dubbi, poi che dire... ok che ora so meglio l'inglese, ma qua si tratta di vendere merce e devo farmi un po' le ossa in materia di terminologia tecnica da usare... vabbe', pian piano ci vado dietro.
Rampante più che mai
vostra Chiara
Ad ogni modo... il primo giorno è stato un concentrato di nozioni, appunti presi, giri per il negozio con catalogo alla mano per vedere e riconoscere i prodotti che avevamo, fare prove di come usare i due computer (qui non ci si salva, è tutto computerizzato ed ogni azione deve essere registrata nel database) e interrogazione finale (dalle 6 alle 7 quando oramai ero stremata) su tutte le procedure da seguire per le eventuali richieste dei clienti... insomma mi sento sotto esame, con la comodità però di poter consultare appunti o chiedere chiarimenti in caso di dubbi, poi che dire... ok che ora so meglio l'inglese, ma qua si tratta di vendere merce e devo farmi un po' le ossa in materia di terminologia tecnica da usare... vabbe', pian piano ci vado dietro.
Rampante più che mai
vostra Chiara
sabato 5 settembre 2009
Assestamenti e nuovi inizi
E' con immenso piacere che vi annuncio due belle notizie:
1- il trasloco è avvenuto con successo e la camera, dal di dentro, sembra meno piccola di quel che non mi era sembrata visitandola - ovviamente nessuna delle opzioni che avevo scelto sulla carta verrà realizzata, quindi nessun loft-bed (soppalco), nessun fouton, ma son sicura verrà fuori ugualmente qualcosa di accogliente
2- mi hanno preso a lavorare part time da Armani Casa, e da oggi lavorerò da loro mercoledì, sabato e domenica, fino alla fine di ottobre (si tratta di una sostituzione per maternità) - quello che farò da loro sarà vendere mobili, i mobili di Armani appunto... la questione mi rende molto entusiasta per vari motivi, ad esempio il fatto che il negozio si trova a Soho, una delle zone a parer mio più belle di Manhattan, e che per raggiungerlo posso andare a piedi, ma anche che in questo modo riesco finalmente ad entrare nel sistema di lavoro americano e questa esperienza segnerà a vita (nel bene o nel male, lo scopriremo solo dopo) il mio curriculum.
Beh, finalmente sono portatrice di buone nuove e spero di continuare a darvene altre!
Sulla cresta dell'onda
vostra Chiara
ps ovviamente lo stage nella ditta di moda sta continuando e anzi il lavoro si sta intensificando causa organizzazione sfilata del 13 settembre :-)
1- il trasloco è avvenuto con successo e la camera, dal di dentro, sembra meno piccola di quel che non mi era sembrata visitandola - ovviamente nessuna delle opzioni che avevo scelto sulla carta verrà realizzata, quindi nessun loft-bed (soppalco), nessun fouton, ma son sicura verrà fuori ugualmente qualcosa di accogliente
2- mi hanno preso a lavorare part time da Armani Casa, e da oggi lavorerò da loro mercoledì, sabato e domenica, fino alla fine di ottobre (si tratta di una sostituzione per maternità) - quello che farò da loro sarà vendere mobili, i mobili di Armani appunto... la questione mi rende molto entusiasta per vari motivi, ad esempio il fatto che il negozio si trova a Soho, una delle zone a parer mio più belle di Manhattan, e che per raggiungerlo posso andare a piedi, ma anche che in questo modo riesco finalmente ad entrare nel sistema di lavoro americano e questa esperienza segnerà a vita (nel bene o nel male, lo scopriremo solo dopo) il mio curriculum.
Beh, finalmente sono portatrice di buone nuove e spero di continuare a darvene altre!
Sulla cresta dell'onda
vostra Chiara
ps ovviamente lo stage nella ditta di moda sta continuando e anzi il lavoro si sta intensificando causa organizzazione sfilata del 13 settembre :-)
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