sabato 14 aprile 2012

Come un treno in corsa

Sembrava ieri, e invece sono passati ben 3 anni e 2 mesi. Eh già! 3 anni e 2 mesi di avventure. 3 anni e 2 mesi di vicissitudini. 3 anni e 2 mesi di peripezie. Era esattamente il 9 febbraio 2009 quando atterrai a New York. Un freddo ma limpido giorno d'inverno. Le speranze erano tante, l'eccitazione era fortissima. Insieme a tutto ciò anche un sentimento di paura: paura di fallire. Non mi scorderò mai cosa ho provato quando dal pullman che dall'aeroporto mi portava a Manhattan vidi i grattacieli della city: io ho già vinto! Per il solo fatto di essere qui ora, all'inizio di questa avventura, io ho già vinto la mia scommessa con me stessa! Ho già fatto il primo e forse più difficile passo di tutta questa storia, trovare la forza e il coraggio di fare fagotto e partire. E' stato solo un velocissimo pensiero che mi ha attravarsato la mente, poi ho ricominciato a fantasticare su tutto quello che mi sarebbe successo dopo. Ma in un qualche modo quel pensiero mi è rimasto dentro, era intrinseco in me e mi ha dato la forza e la positività di andare sempre avanti, no matter what. Beh, amici, non è stato semplice arrivare fino a qui e non è semplice continuare. Ma del resto la vita in sè non è semplice. E' un po' come essere sulle montagne russe: corri veloce su delle rotaie, in teoria senza pericolo di sbando, in pratica hai l'adrenalina in corpo che ti tiene in costante allerta. E' un sali e scendi continuo - urla e risa si alternano freneticamente (tu ovviamente conserverai solo la foto che ti ritrae sorridente) - se ti senti catapultato fuori dall'abitacolo, ti tieni stretto più che puoi, poi il treno rallenta e ti rilassi - e così di continuo per pochi minuti in verità, up and down, up and down, up and down. Ma a te sembra un'eternità. E così è per me qui. Up and down, up and down, up and down. Con la differenza che il tempo va al contrario. Mi sembrava ieri e invece sono passati 3 anni. Verso l'infinito e oltre!

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