mercoledì 11 febbraio 2009

Ma arriviamo ai dettagli...

Premesso che ho accettato l'offerta della signora, vorrei raccontarvi dove sono capitata.

Forse non vi ho detto che la signora, che d'ora in poi chiamero' Marisa (per una vaga somiglianza con Marisa Laurito anche se siciliana e non napoletana), e' una cantante lirica; come spesso accade per le persone che hanno una spiccata personalita', la casa riflette lo stile che uno si sente proprio, ed essendo Marisa una di queste persone, casa sua, ovvero la mia attuale dimora, riflette in pieno il suo essere cantante di cotante opere: preziosita' dei materiali quali la radica, ricchezza di ornamenti quali pizzi e merletti, abbondanza di mobili quali poltrone con poggiapiedi non utilizzati so non dal gatto. E' veramente incredibile quello che sto vivendo: dalla finestra osservo il moderno skyline della city, ma intorno a me c'e' una casa che parla di altre epoche e che in tanti piccoli dettagli ripercorre la storia delle famiglie americane, dagli anni 50 stile Happy Days, fino ai giorni nostri. Forse per riuscire ad essere sintetica non sono stata abbastanza esauriente, ma appena riesco vi mando alcune foto cosi' tutto sara' piu' chiaro.

Continuo ad abbracciarvi :-)

1 commento:

  1. ;) certo che per un architetto deve esser "il massimo"del kitch quella casa da come la descrivi!!!!ciò,praticamente il tuo lavoro lì sarà riprogettarle casa?ehehhe

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