sabato 21 febbraio 2009

Non so proprio come dirvelo

Tutti voi sapete che alla fine ho accettato la proposta di Marisa di rimane a lavorare part time da lei in cambio di vitto e alloggio, ma non sapete come ho interiorizzato la questione.
Vi assicuro che non e' stato facile, perche' se fino a poco tempo fa vivevo da sola, dovendo rendere conto di quello che facevo solo a me stessa, ora mi ritrovavo a vivere con una intera e sconosciuta famiglia per la quale io ero vista come un'ospite/figlia, e per di piu' mi ritrovavo a lavorare con uno dei suoi componenti; quindi dovevo rendere conto dove andavo, a che ora tornavo, cosa facevo e, cosa anche peggiore, il tempo lavorativo tendeva a mescolarsi con quello privato. In altre parole una vera rivoluzione!
Ma, nonostante questo, dovendomi far andare bene questa situazione per un po', cercavo di dare maggiore risalto agli aspetti positivi e di minimizzare quelli negativi.
Ora, questo mio intento e' inizialmente riuscito, ma man mano che passavano i giorni (lo so che sono passate solo due settimane, ma a me sambra gia' un'etarnita') una vocina dentro di me continuava a picchiettarmi il cervello dicendomi che questa mia condizione non si poteva prolungare per mesi.
Oggi, mentre in autobus tornavo da scuola, dopo aver parlato a lungo con Adua, la mia insegnante, su come io dovessi assolutamente vivermi di piu' New York, perche' cio' che separa New York da Union City, non e' il fiume Hudson, ma bensi' un abisso culturale ENORME (giuro, non sto esagerando) quella vocina dentro di me scalpitava come ancora non aveva fatto fin ora e per quella lunghissima mezz'ora non riuscivo a dirmi altro che "Questo posto proprio non fa per te! Questo posto proprio non fa per te! QUESTO POSTO PROPRIO NON FA PER TE!".
Una volta a casa, Marisa mi dice che mi deve parlare della nostra situazione lavorativa, mi fa sedere e comincia a spiegarmi che non sono la persona che fa per lei, e che percio' e' meglio se mi trovo un'altra sistemazione e un'altro lavoro. Sapete cosa? Non aspettavo altro! Neanche lo sapevo, ma e' davvero quello che speravo succedesse, ovvero che fosse lei a capire che io qua ci stavo come i cavoli a merenda.
Percio' adesso che ho voluto la biciletta mi tocchera' pedalare!

Pronta a cambiare di nuovo, sempre vostra, Chiara

7 commenti:

  1. ...io mi ritaglio intere ore e settimane per leggere le tue avventure, carissima amica mia....

    ...e allora dagliene....tenta la vera avventura nel cuore della City...

    ..solo li troverai le risposte alle domande che hai dentro di te...

    ..e non oerderai altro tempo...

    Un abbraccio incredibile e sappi che Marco Carta (ex Amici), ha vinto il Festival di SanRemo targato Bonolis 2009 (..a me è piaciuto molto cmque...).

    Un abbraccio enorme,

    A.

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  2. Dai brava Chiaretta!
    Doveva andare così, se no rischiavi di fossilizzarti in questa situazione per troppo tempo.

    VAI E CONQUISTA LA CITTA'!

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  3. Grazie cari!
    Il vostro conforto mi aiuta!

    Una abbraccio

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  4. Ottimo ancora una volta la vita ti ha dato lo scossone che aspettavi..
    In bocca al lupo e vai di olio di gomito come piace a te!!
    Bacissimi

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  5. Chiara, che bello sentirti!!
    Che bello sentirti a NY!!
    Quasi quasi faccio la valigia, mollo Milano e ti raggiungo negli States!!
    Un abbraccio forte.....
    Va

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  6. Ciao Chiaretta!
    che bello leggere le tue nuove avventure dalla grande mela.. non avevo dubbi che ti saresti subito ambientata in questa "nuova vita"!
    Mi raccomando continua così.. e inviaci tante tante foto...
    In bocca al lupo per la scuola.. e tutto!!!
    tanti baci,
    ti abbraccio
    Fren
    PS ti salutano anche Andy, mamma e babbo

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  7. Ciao Chiara, ho letto tuta la tua posta. Sono molto contenta che ti trovi bene e che hai già trovato una scuola giusta per te. Qui io viaggio fra i nonni e mi preparo per il Togo. spero che i nonni tengano botta.
    Un abbraccio Marta. un bacio da Roberto.

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